
Vaccini pediatrici, morbillo e pertosse in forte aumento in Europa
18 Luglio 2025
Nel 2024, nella Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’Unicef, che comprende 53 Paesi tra Europa e Asia centrale, si è registrato un numero di casi di morbillo e pertosse più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Secondo i dati pubblicati il 15 luglio da Oms e Unicef, le coperture vaccinali per l’infanzia restano inferiori ai livelli pre-pandemici, con incrementi marginali a livello globale e un andamento stagnante o in calo nell’area europea.
Nell’ultimo anno, oltre 125.000 persone hanno contratto il morbillo e quasi 300.000 la pertosse nella Regione. I casi di pertosse rappresentano un aumento di oltre tre volte rispetto al 2023, mentre quelli di morbillo risultano raddoppiati. Le due agenzie sottolineano che oltre la metà dei Paesi europei non ha raggiunto il livello minimo di copertura necessario per l’immunità di gregge, pari al 95 per cento per morbillo e DTP, e quasi un terzo dei Paesi è al di sotto del 90 per cento.
Le stime congiunte evidenziano che, tra il 2019 e il 2024, la copertura vaccinale è diminuita:
• dal 92% al 91% per la seconda dose del vaccino MMR (morbillo-parotite-rosolia),
• dal 95% al 93% per la terza dose del vaccino DTP (difterite-tetano-pertosse),
• dal 95% al 93% per la terza dose del vaccino antipolio,
• dal 92% al 91% per la terza dose dell’epatite B.
I dati rivelano una significativa variabilità tra i Paesi della Regione, con alcune nazioni che nel 2024 hanno registrato tassi di copertura inferiori al 23 per cento per la prima dose di MMR e al 51 per cento per la terza dose di DTP.
A livello globale, nel 2024 circa l’89% dei bambini ha ricevuto almeno una dose di vaccino DTP e l’85% ha completato l’intero ciclo a tre dosi, con un incremento di 171.000 bambini per la prima dose e un milione per la terza dose rispetto al 2023. Tuttavia, 14,3 milioni di bambini nel mondo non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, restando completamente scoperti.
Nel presentare i dati, il direttore regionale dell’Oms per l’Europa Hans Henri P. Kluge ha dichiarato: “Vaccines save lives, and when coverage drops, disease spreads”. La direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale Regina De Dominicis ha sottolineato che l’attuale generazione non ha vissuto direttamente gli effetti delle malattie prevenibili e che la mancanza di consapevolezza favorisce la diffusione di disinformazione.
Oms e Unicef, insieme alle autorità sanitarie locali, stanno implementando interventi per rafforzare l’accesso ai vaccini, individuare i gruppi non coperti e contrastare la diffusione di informazioni errate. Tra le misure previste, la triangolazione delle fonti dati per identificare i bambini non vaccinati e la raccolta di evidenze sulle barriere all’immunizzazione, comprese le difficoltà di accesso ai servizi sanitari e l’assenza di sistemi di richiamo.
Le due agenzie richiamano l’attenzione sulla necessità che anche i Paesi attualmente privi di epidemie attive pianifichino misure preventive, mentre quelli già interessati da focolai dovranno rafforzare il tracciamento, la vaccinazione mirata e l’uso dei dati epidemiologici per colmare i gap di copertura.