Una laurea ed una professione svenduta

Una laurea ed una professione svenduta

7 Agosto 2019 0 Di Marco Tokkola*

Le nuove normative penalizzano gli specialisti ambulatoriali, soprattutto gli odontoiatri i cui diplomi universitari non vengono più considerati specialistici.

Sono il dottor Marco Tokkola specialista ambulatoriale nella branca dell’Odontoiatria, svolgo la mia professione nelle Aziende Sanitarie Nazionali in varie sedi della Sardegna, con contratti di sostituzione (equivale a non aver alcun diritto alla malattia, ferie, tredicesima) da circa diciotto anni, primo in graduatoria in diverse province d’Italia, attualmente in attesa di stabilizzazione.

La mia storia non è singolare, ma rappresenta la stessa di una serie di colleghi che svolgono la loro professione in tutta Italia ed ancor oggi precari.

Vorrei portare alla vostra attenzione – attraverso chat e stampa – la forte protesta, l’indignazione, la rabbia degli specialisti che si vedono mortificati nella propria dignità e feriti nell’amor proprio, ed esprimo il mio dissenso per la firma della preintesa per il rinnovo del contratto della specialistica ambulatoriale, soprattutto per l’articolo 19, secondo il quale la nostra Laurea non è più “ritenuta specialistica”. (vedi Legge 24.07.1985, n°409).

Da sempre del resto, siamo stati parte del Servizio Sanitario Nazionale, (Ssn), con costanza e passione, impegno e sacrificio che forse non sono ancora ben apprezzati e compresi da tutti, soprattutto da chi dovrebbe avere a cuore la nostra valorizzazione. Possiamo definirci una categoria di professionisti “invisibili”.

Chiedo personalmente ed a nome di tanti colleghi odontoiatri, di dare visibilità a questo problema, in quanto molti di noi non hanno conseguito un ulteriore specializzazione dato che il corso di laurea in Odontoiatria è sempre stato considerato un corso di laurea Specialistico, (vedi Legge 24.07.1985, n°409) ed ha sostituito la Specializzazione in Odontoiatria, (alla quale avevano accesso i laureati in Medicina).

Inoltre sino ad oggi non era mai stata richiesta specializzazione alcuna, e noi per anni ci siamo dedicati all’attività pubblica nel Ssn (articolo 11 L.24/07/85). Inoltre le scuole di specializzazioni sono poche e non remunerate.

Già mi dimentico siamo in Italia dove vige la regola: due pesi e due misure.

Da considerare che da anni nel territorio Italiano c’è il blocco del turnover per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale, provocando l’allungamento delle liste d’attesa, causando problemi ai pazienti con vulnerabilità sociale e sanitaria. Questa problematica secondo le Aziende del SSN, verrebbe risolta, acquistando pacchetti di prestazioni odontoiatriche dalle strutture private, anche se ciò in pratica non avviene.

Concludo chiedendo che qualcuno ci renda giustizia.

*Odontoiatra