Una centrale elettrica al posto degli alberi

Una centrale elettrica al posto degli alberi

29 Gennaio 2019 0 Di Claudio d'Esposito *

Ennesimo scempio in Penisola sorrentina, centinaia di alberi sradicati per fare posto al “progresso”.

 La distruzione del verde e degli alberi a Sorrento sembra non avere fine. Sulla via S. Renato assieme alle motoseghe è apparsa una tabella della TERNA con il rendering di un orribile manufatto in cemento che dovrebbe sorgere lato strada. Non si spiega il disboscamento dell’intera area, ovvero anche della vasta parte che non verrà edificata? La legna accatastata a tonnellate su porter è stata trasportata verso le zone collinari per essere rivenduta. In quel fondo, a pochi metri dal cimitero e al confine con un corso d’acqua, vegetavano aranci, fruttiferi e i famosi noci di Sorrento tanto decantati. Tutto distrutto con una velocità inaudita lavorando, come da copione, anche a tarda sera.

Le nostre radici storiche sradicate insieme ad alberi che hanno fatto la storia di Sorrento e della penisola sorrentina nel mondo. Quando si tratta di distruggere siamo diventati davvero bravi in questa terra un tempo appartenuta alle sirene!!!

Ho filmato l’abbattimento dell’ultimo arancio che, per un attimo, mi ero illuso venisse lasciato al suo posto, o quantomeno recuperato. Eh sì … perché solo a volerlo si sarebbero anche potuti recuperare gran parte degli alberi invece di farli a pezzi. Inutile dire che la politica comunale della città del Tasso negli ultimi tempi ha investito per il verde pubblico con assurde spese… per eliminare quanti più alberi possibile, grazie a perizie di agronomi pagati dal comune, per poi ricomprarli di nuovi … magari piccoli e gnomi e che non danno “fastidio”!!! Una politica miope che sembrerebbe aver perso di vista dove va il mondo. Cemento, cemento ed ancora cemento. In nome di un “progresso” che distrugge l’ambiente e la salute di tutti noi.

Col WWF vedremo di indagare sulle autorizzazioni che pur sono state rilasciate nel passato e di recente. In ogni caso anche se fosse tutto “autorizzato” resta la ferma condanna alla distruzione dell’ennesimo tassello del paesaggio. Perché “non sono gli alberi che hanno bisogno di noi … ma noi che abbiamo bisogno degli alberi!!!”

*Presidente Wwf Terre del Tirreno