
Trump vuole abolire il ministero dell’Istruzione
7 Marzo 2025La compressione e la mutevolezza degli eventi di questi ultimi giorni ha sorpreso tutti. Un susseguirsi di “cambiamenti” inaspettati e imprevedibili, che contribuirà non poco a distrarci dalle possibili, anzi inevitabili conseguenze. Tutti pensano alle conseguenze immediate e cercano di districarsi nell’analisi delle domande e delle risposte, come sulle terre rare, i dazi, gli equilibri politici e territoriali, che “sostanziano” le strategie mondiali e settoriali, in vista di una diversa loro ridefinizione. Uno sguardo verticistico.
Ma non sarebbe il caso di guardare “anche” verso il basso? In basso, forse espressione offensiva, ci sarebbe la società. Le ricadute sulla società, per ora sono altrettanto imprevedibili, anche perché la società sta ancora “camminando” su una strada vecchia, quella di sempre, anche se ormai sembra sterrata, e fatica anche a porsi delle domande su cosa stia accadendo veramente e su cosa la possa riguardare. Le domande, i decisori, non se le pongono nemmeno, ora sarebbero una perdita di tempo per loro. Poi si vedrà!
L’unica reazione sociale tracciabile sembra essere un’attesa silente e l’unica azione che possiamo assecondare potrebbe essere riflettere su aspetti particolari, direttamente “tangibili”, che riguardano “solo” la società, appunto ininfluenti per i decisori del mondo, anzi, sicuramente sottostimati da chi ha in mano le sorti della società. Facciamo un esempio: a oggi tutti gli studenti, a scuola e all’università, studiano su testi che si riferiscono ad una realtà che ormai, pare, del tutto disattivata. Forse, loro stessi, gli studenti, non ci pensano e non possono porsi domande. Cosa devono insegnare i docenti e cosa devono capire gli studenti nel confronto tra ciò che è scritto e ciò che sta accadendo, che, sostanzialmente nega quanto è scritto nei libri? Forse che si tratti di fantasie e che, chi sa quando, qualcuno gli spiegherà come funziona veramente il mondo! Pensiamo al diritto, alla logica, all’economia, alla finanza, al welfare, alla dialettica, alla grammatica e, perché no, alla stessa storia!
Cosa ne sarà di queste generazioni cui stiamo insegnando scene fantastiche e saperi inapplicabili? E che ne faranno dei saperi che stiamo loro trasmettendo, anche per riconoscersi nella società? Trump ha dato già una risposta operativa: l’abolizione del Ministero dell’Istruzione.
Fonte: https://www.huffingtonpost.it/blog/2025/03/06/news/i_manuali_e_i_saperi_del_nuovo_mondo-18599951/