Tetti di spesa 2022, l’Aspat rilancia la sua proposta

Tetti di spesa 2022, l’Aspat rilancia la sua proposta

20 Aprile 2022 0 Di La Redazione

Campania, la “Sanità privata accreditata territoriale” in merito al contingentamento delle risorse relative alla Macroarea della Specialistica Ambulatoriale, in un documento – a firma del presidente Pier Paolo Polizzi, del Consiglio direttivo e della Commissione specialistica ambulatoriale – avanza una sua proposta.

“Stante la indiscutibile facoltà dell’Ente Regione – si legge nella nota – di stabilire in modo autoritativo ed  unilaterale le nuove modalità di ingaggio da parte del privato accreditato erogatore SSR;  al fine di risolvere in modo strutturale le criticità di sistema evidenziatesi in concreto nei  primi quattro mesi di applicazione dei nuovi tetti mensilizzati, anche alla luce della rigorosa adozione delle indicazioni scaturenti sia dai codici di priorità dei prescrittori  necessari alla regolazione delle Liste di Attesa secondo PNGLA, che dalla recente  pronuncia della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Delibera del  1/3/2022).

L’Aspat, partendo da queste premesse, avanza la proposta:

  • di utilizzare, in analogia a quanto resosi necessario lo scorso autunno per la riduzione delle Liste di Attesa, il previsto fondo Integrativo nazionale per incrementare i complessivi volumi prestazionali di ciascuna branca specialistica della Macroarea;
  • di abbandonare il criterio esclusivo del fatturato storico di ciascuna struttura diagnostica accreditata ma di “mixare” il tetto individuale con una parte riferita alla quota prestazionale LEA – storica e la rimanente indistinta per Branca.

In tal modo, potranno essere garantiti ai Centri erogatori:

  1. stabilità ex ante necessaria alla produzione del tetto mensilizzato occorrente alla continuità assistenziale al 31/12, con la precisazione che il budget non abbia in alcun modo configurazione giornaliera ma sia utilizzabile secondo ordine cronologico delle  richieste degli Utenti;
  2. capacità di ampliamento degli spazi di libera concorrenza quale meccanismo di sana competizione in grado di supportare gli investimenti sostenuti per migliorare la qualità prestazionale a tutela della libera scelta del cittadino. In questo ambito vengono  in soccorso criteri di premialità da definirsi in progress ma comunque ad isorisorse con  limiti di spesa invalicabili e quindi con applicazione a consuntivo di regressione tariffaria  unica (RTU).
  • Di prevedere per gli assistiti con patologie croniche e particolarmente fragili percorsi di tutela fruibili unicamente nell’ambito dei codici “U e B” e quindi anche oltre il limite di spesa mensilizzato della struttura erogatrice scelta dal paziente in ragione di una presa in  carico globale.