Telemedicina, Ordine dei Medici Caserta: la replica a “TuttoSanità”

Telemedicina, Ordine dei Medici Caserta: la replica a “TuttoSanità”

16 Dicembre 2025 Off Di Ordine dei Medici Caserta

Gentile Antonio Magliulo,
in riscontro alla Sua “lettera aperta” ritengo opportuno chiarire alcuni concetti e citare alcuni
documenti al fine di dare completezza al suo “piccolo supplemento di indagini” e rendere super
partes le notizie veicolate da “Tutto sanità”.
Tanto per cominciare la ringrazio per aver pubblicato i comunicati dell’Ente, dandoci
visibilità nelle tante iniziative che tutto il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici sviluppa con
importante spirito di rappresentanza della categoria tutta.
Come prima cosa dobbiamo fare un distinguo tra i due argomenti trattati, la telemedicina e
l’autonomia prescrittiva.
Telemedicina
Le sue citazioni sulle origini storiche della telemedicina negli USA sono molto interessanti
ma, chiaramente, non contestualizzabili! Invece, le Linee di Indirizzo Nazionale sulla Telemedicina,
in vigore in Italia, sono sancite prima con Accordo Stato-Regioni del 20 febbraio 2014, nel quale si
definiscono e classificano i servizi di telemedicina, i possibili modelli organizzativi, l’integrazione
della telemedicina nel servizio sanitario e si individuano gli elementi di riferimento necessari per
una coerente progettazione e impiego dei sistemi di telemedicina nell’ambito del SSN. Poi va
ricordato un secondo documento della Conferenza tra Stato, Regioni e Province autonome del 17
dicembre 2020 che ha stabilito le finalità che la telemedicina può realizzare.
La Regione Campania prima attraverso la Delibera di Giunta n. 471 del 21/10/2015 e poi
con la Delibera di Giunta n. 6 del 12/01/2021 e suoi allegati a) e b) recepisce gli ambiti di
applicazione delle linee guida nazionali, integrando alcuni aspetti necessari per rendere la
telemedicina attuativa sul territorio regionale.
In questo ambito normativo le Aziende Sanitarie della Campania da alcuni anni stanno
provando a sdoganare concretamente questo modello di sanità, scontrandosi con importanti barriere
legate principalmente a modelli organizzativi statici, contratti di lavoro rigidi e scarsa propensione
culturale al cambiamento.
Nel 2025 in tutta la Campania registriamo pochissime prestazioni in telemedicina e, in
particolare, in ASL Caserta le prime televisite le abbiamo erogate solo adesso, proprio a Piedimonte
Matese, grazie a un sinergizzante lavoro di squadra voluto dalla Direzione strategica.
Quindi, senza nulla togliere a chi in passato ha pensato di introdurre tale strumento, i dati
sono questi. Pur consapevole del risultato modesto, che al momento non impatta sulle sorti della
sanità, ritengo importante enfatizzarlo, informare la popolazione e sensibilizzare gli addetti a
lavorare speditamente con questo strumento che, messo a regime, potrebbe risultare molto utile e
migliorare la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Regionale.
Autonomia prescrittiva
Anche qui devo fare una breve premessa. La Regione Campania da circa 20 anni ha inibito a
tutti i medici la possibilità di prescrivere per conto del SSR, fatta eccezione per medici di medicina
generale e pediatri di libera scelta. Questa chiusura prescrittiva, allora considerata indispensabile
per il contenimento della spesa sanitaria, ha generato lungaggini burocratiche per i cittadini e
conflitti interni alla categoria per i medici.
Anche su sollecitazione dell’Ordine dei Medici, la Regione ha avviato, solo per alcune
tipologie di medici che lavorano per conto del SSR, un lento e progressivo processo di autonomia
prescrittiva, abilitando gli stessi sulla piattaforma Sinfonia E-prescription.
Qui l’Ordine dei Medici ha assunto da tempo una posizione netta fornendo proposte
concrete per favorire l’autonomia prescrittiva. Lei mi cita i camici bianchi di “Medici Senza
Carriere” di cui onestamente non conosco né la forma giuridica né, tantomeno, la rispettiva
rappresentatività.
Per dovere d’informazione non possiamo paragonare un Ente sussidiario dello Stato con, mi
lasci passare il termine, “l’indefinito”. Pertanto, piuttosto che sbandierare denunce di perfetti sconosciuti, proviamo a raccontare che sull’autonomia prescrittiva l’Ordine dei Medici mette a
disposizione di “Tutto sanità”: comunicati ufficiali, proposte per coinvolgere gli altri Ordini dei
Medici campani, lettere ufficiali al Governatore della Regione, riunioni con il Direttore Generale
del Dipartimento di Tutela della Salute e una marea di dichiarazioni pubbliche nel corso di meeting
e convegni.
In conclusione, trovo stimolante il Suo slogan “Meno enfasi e più aderenza alla realtà” ma le
garantisco che il processo di cambiamento reale richiede lavoro di squadra, tempo, sacrificio,
impegno e passa anche attraverso piccoli successi, talvolta percepiti “parva res” dai non addetti ai
lavori, ma in realtà propedeutici alla svolta.