Storie di ordinario volontariato

Storie di ordinario volontariato

11 Marzo 2019 0 Di Mariagrazia Manna

Quando associazionismo ed istituzioni si danno la mano possono accadere cose importanti. Persino di salvare una vita o, almeno, di renderla meno dura.

È tardi in città, ma a quest’ora i bisogni sono più urgenti, ed è questa l’ora in cui i volontari dell’Angelo degli Ultimi scendono in strada per prestare il proprio servizio. La vocazione “on the road” di questa associazione è decisamente connaturata all’impegno per coloro che hanno in strada la propria dimora, per sostenere tutti coloro che una casa purtroppo non ce l’hanno e vanno incontro a tutte le enormi difficoltà che la condizione produce.

E questa sera è sera di terapie e pulizie, non solo per ripulire l’area in cui alcuni degli amici senza tetto si rifugiano, ma proprio per alleviare la loro indigenza. I volontari sono muniti di bacinella, sapone, disinfettante, guanti ed altri farmaci da banco utili in svariate occasioni considerato che molti di loro non sono proprio messi bene, soprattutto hanno problemi di circolazione.

Neanche a dirlo, mentre l’operazione lavaggio è in corso uno dei clochards in preda ad un malore perde i sensi. Antonietta D’Albenzio, presidente dell’associazione come sempre presente sul posto, è la prima a soccorrere l’uomo per poi chiamare immediatamente il 118 prontamente giunto sul posto.

“Mentre stavamo effettuando il nostro usuale giro – racconta Antonietta – all’improvviso uno degli homeless è svenuto, non mangiava da tre giorni e non tornava al posto dei soliti incontri per poterlo aiutare. Ad ogni modo gli abbiamo prestato subito il primo soccorso nel frattempo che arrivasse l’ambulanza 832  proveniente da Marcianise. Immediatamente condotto sull’ambulanza in barella gli sono state prestate le cure necessarie. Ancora grazie al dottore e agli operatori che sono stati di una umanità e gentilezza davvero rare e hanno continuato a confortare e accudire il nostro amico anche quando si era ormai ripreso. Dopo ovviamente è stato rifocillato e rimesso in ordine”.

La collaborazione tra associazioni di assistenza e operatori sanitari è una panacea per il territorio, fare rete è davvero l’unica speranza di salvezza per queste persone che restano soggette ai problemi più svariati nel corso della loro esistenza in strada.

Vi abbiamo raccontato una delle tante serate e delle situazioni molto particolari in cui si vengono a trovare i volontari dell’Angelo degli Ultimi quando effettuano il cosiddetto “giro”. Nelle macchine si carica di tutto, dal cibo all’abbigliamento, medicinali di pronto soccorso, prodotti per l’igiene, bevande, perché non si sa mai cosa può servire e cosa può accadere, un servizio a 360 gradi.

La comunità Casertana spera di cuore che il progetto del Camper dell’Angelo per il primo sostegno su strada diventi una realtà quanto prima.