
Spray nasale al posto dell’iniezione contro lo shock anafilattico: si attende il suo arrivo in Italia per il 2026
20 Ottobre 2025È l’annuncio al XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic), appena concluso a Milano.
“Le allergie sono il disturbo cronico più diffuso in Europa, con circa 150 milioni di europei colpiti.
Circa il 20% delle persone che soffrono di gravi condizioni allergiche vive nella paura di uno shock anafilattico – afferma Vincenzo Patella, presidente Siaaic e direttore dell’Unità Operativa Complessa Medicina Interna dell’Asl Salerno – Quelle anafilattiche sono reazioni allergiche generalizzate improvvise caratterizzate da difficoltà respiratorie e calo della pressione sanguigna, che possono portare a morte se non prontamente trattate. In Italia si stimano 10mila casi l’anno e si registrano 60/70 vittime. Sono scatenate da allergeni come alimenti, punture di insetti o farmaci – spiega Patella. Il trattamento standard è la pronta somministrazione di epinefrina (adrenalina)”.
Ma la realtà clinica mostra che, per paura dell’ago o ansia e insicurezza di usare il dispositivo, tra il 25% e il 60% dei pazienti rifiuta di iniettarsi la molecola o lo fa in ritardo, attendendo anche fino a nove minuti prima dell’iniezione, rischiando di inficiare l’esito clinico – sottolinea Patella.
Quindi, tra il 20% e il 70% degli allergici, si somministrino il farmaco salvavita in modo errato; tra il 24% e il 50% dei pazienti non acquista l’iniettore o, una volta scaduto, non provvede a sostituirlo. Il 50% degli individui invece non porta sempre con sé l’adrenalina.
L’efficacia dello spray è stata dimostrata anche da uno studio pubblicato sul Journal of Allergy & Clinical Immunology in Practice condotto su bambini e adolescenti con allergie alimentari.