Speranza alla sanità

Speranza alla sanità

4 Settembre 2019 0 Di La Redazione

E di (nuova) speranza, per non scomodare le altre virtù teologali, la sanità italiana ha proprio bisogno. Per non parlare di atti concreti volti a dare stabilità al Ssn.

Onore delle armi a Giulia Grillo che ha lavorato molto e, complessivamente, non ha demeritato ma, intanto – scorrendo il Web – proviamo a guardare più da vicino il nuovo titolare del dicastero alla Salute, Roberto Speranza. Il nuovo ministro è nato il 4 gennaio del 1979 a Potenza, proveniente da una famiglia socialista: il padre Michele, già impiegato nella pubblica amministrazione, è un militante della sinistra lombardiana nel Psi.

Dopo aver studiato al liceo scientifico statale “Galileo Galilei” della sua città, si iscrive all’università e si laurea in Scienze Politiche alla Luiss, a Roma, prima di dedicarsi a un dottorato di ricerca in Storia dell’Europa Mediterranea.

Nel 2004, a venticinque anni, Roberto Speranza viene eletto consigliere comunale a Potenza con i Democratici di Sinistra.

Nel 2005 viene eletto nell’esecutivo nazionale del movimento giovanile dei Democratici di Sinistra, Sinistra Giovanile, di cui un paio di anni più tardi diventa presidente.

Sempre nel 2007 entra a far parte della costituente nazionale del Partito Democratico. L’anno successivo, a febbraio Walter Veltroni lo nomina nel comitato nazionale dei Giovani Democratici assegnandogli la mansione di creare una nuova organizzazione giovanile del Pd.

Nel 2009 Speranza viene nominato assessore all’Urbanistica del Comune di Potenza e viene eletto segretario regionale del Partito Democratico della Basilicata, dopo avere battuto la concorrenza di Salvatore Adduce e di Erminio Restaino, già assessore regionale. L’anno successivo lascia l’assessorato potentino.

Dopo avere espresso il proprio sostegno a Pierluigi Bersanin occasione delle primarie per la scelta del candidato leader del centrosinistra in vista delle elezioni politiche del 2013, organizzandone la campagna insieme con Tommaso Giuntella e Alessandra Moretti (campagna che vedrà Bersani uscire vincitore dalle primarie), proprio per quella tornata elettorale Roberto Speranza viene candidato capolista nella circoscrizione elettorale Basilicata alla Camera dei Deputati, venendo eletto deputato.

Il 19 marzo del 2013diventa capogruppo per il Pd alla Camera, in seguito a una votazione a scrutinio segreto (così era stato richiesto dal deputato Luigi Bobba), ottenendo 200 preferenze (a fronte di 84 tra schede bianche, nulle o disperse: ciò vuol dire che quasi il 30% dei deputati non ha votato per Speranza, per altro indicato come capogruppo direttamente dal segretario di partito Bersani).

Il 15 aprile del 2015 Roberto Speranza annuncia le proprie dimissioni dall’incarico di capogruppo del partito per manifestare il proprio disaccordo rispetto alla decisione del governo di Matteo Renzi di porre la fiducia sull’Italicum, la nuova legge elettorale.

Alle elezioni del marzo 2018 si presenta nella lista del partito “Liberi e Uguali”, venendo rieletto deputato nella circoscrizione Toscana. In estate viene rieletto coordinatore nazionale del partito, mentre l’anno seguente ne diventa il Segretario. Con la nascita del II Governo Conte Roberto Speranza ricopre il ruolo di ministro della Sanità.