Sorrento, l’ospedale sempre più giù

Sorrento, l’ospedale sempre più giù

4 Dicembre 2023 Off Di Gaetano Milone

Mentre al Comune di Sorrento negli ultimi tempi, forse per mettere a posto le coscienze degli Amministratori locali, si organizzano incontri con medici specialisti per discutere di varie patologie e nuovi ritrovati sanitari, l’ospedale di Sorrento, glorioso punto di riferimento sanitaria per le popolazioni dei comuni da Vico Equense a Massa Lubrense compreso Positano, vive un’agonia mai registrata dall’inizio della sua operatività sul territorio.

Un Pronto Soccorso che va avanti con medici di una cooperativa pagati a gettoni, con una dirigente assente per mesi in attesa di andare in pensione, una cardiologia con cinque – sei medici con “volute” ridotte attività, una chirurgia senza infermieri, un’ortopedia che si sostiene sulla grossa professionalità dei pochissimi chirurghi alle prese con un’attività frenetica tra interventi ed ambulatorio e dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta, un nuovo reparto di anestesia che da oltre un anno e mezzo, malgrado aver assecondato a tutte le richieste della dirigente ( nel recente passato, soprattutto le attività chirurgiche di ortopedia venivano “bloccate” dalla mancanza di anestesisti), non viene ultimato “costringendo” il reparto in due stanze al piano terra.

 Della realizzazione poi del nuovo ospedale unico a Sant’Agnello, la cui costruzione è stata bloccata dal parere sfavorevole del Consiglio Comunale, nessuno ne parla e lo stesso Direttore Generale dell’Asl Na 3 Sud, invitato a fare il punto della situazione ha dribblato la domanda rimandando spiegazioni alla Regione Campania.

 Lontani i tempi di importanti votazioni regionali e nazionali, nessun politico  della zona o aspirante tale,si reca in visita al capezzale dell’ammalato moribondo, mentre un incessante via vai di ambulanze in entrata ma soprattutto in uscita, destinazione ospedali del capoluogo, affollano il Santa Maria della Misericordia o meglio quello che fu l’ospedale dei sorrentini e degli abitanti della penisola. Si salvi chi può.