Sorrento, contagiato dal Covid e sequestrato dalla burocrazia

Sorrento, contagiato dal Covid e sequestrato dalla burocrazia

22 Ottobre 2020 0 Di Gaetano Milone

Storia di ordinaria “follia assistenziale” nell’ora buia della pandemia, ovvero la sconcertante vicenda di un isolamento domestico senza fine. Insomma, un ergastolo da Covid.

 

Prigioniero in casa o meglio sequestrato da una burocrazia sanitaria in tilt. F. G. Il cittadino sorrentino positivo al tampone effettuato il sei ottobre scorso all’Usca penisola sorrentina con sede a Piano di Sorrento, aspetta ancora la visita domiciliare ed il tampone che accerti eventualmente la sua guarigione.

Eppure del caso si stanno occupando in tanti, lo stesso sindaco di Sorrento che non riesce a venire a capo dell’intricata vicenda che trova la sua assurda spiegazione in un sistema di assistenza domiciliare completamente saltato per l’enorme numero dei positivi in penisola sorrentina. Intanto si tinge di giallo il mistero dei tamponi effettuati a Ticciano, da un fantomatico camper, dal costo di venti euro, a centinaia di persone e non ritenuti validi dall’Asl. Una penisola sorrentina allo sbando, con gli Istituti superiori che segnalano numerosi casi di positività fra gli alunni (vedi liceo scientifico Salvemini di Sorrento, liceo Marone di Meta).