La medicina del territorio, unica arma contro il Covid

La medicina del territorio, unica arma contro il Covid

7 Gennaio 2022 0 Di La Redazione

Oramai la Sanità campana è al collasso. Noi, OrdiNataMente, facciamo nostro l’appello del Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, che ha fatto al Governo per un intervento drastico affinché non ci troviamo nella medesima situazione avuta in Lombardia due anni fa per la pandemia COVID-19.

Tutti i medici napoletani, dai dirigenti ospedalieri, universitari, ai medici del territorio, medici di medicina generale e specialisti ambulatoriali ASL, sono allo stremo delle forze. Sottolineiamo ciò che stiamo ribadendo da oltre un anno: in Campania vige il caos. Sarebbe opportuno mettere le cose in ordine. Regione Campania dovrebbe dare, o ridare, gli opportuni ruoli, affinché ogni attore della Sanità possa svolgere la propria attività di tutela della Salute dei Cittadini. In particolar modo il territorio sta soffrendo l’eccessiva richiesta dei pazienti, che sono in panico per l’aumento dei contagi, ma i medici del territorio non possono essere lasciati al caso nel gestire la pandemia e continuare a seguire i malati pluripatologici cronici e gli oncologici. Di conseguenza la falla del territorio si riversa con il sovraffollamento nei Pronto Soccorso dei nosocomi campani, sovraccaricando i medici ospedalieri.

Eppure si dovrebbe semplicemente recepire il Decreto del Ministero della Salute 2020, dove vengono istituite le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), che sono medici preposti per seguire i malati COVID a domicilio. Le USCA in Campania, invece, sono stati tramutati in medici vaccinatori, lasciando il territorio allo sbando e mettendo in ginocchio i medici di medicina generale, i quali sarebbero stati le migliori figure nel portare avanti la campagna vaccinale anti Covid. La conseguenza è stata che i medici di famiglia, i pediatri del territorio e la Continuità Assistenziale sono letteralmente affogati tra telefonate, richieste di inserimento di pazienti in piattaforme informatiche per il tracciamento dei contagi e prenotazioni tamponi. E le altre patologie? Sono estinte secondo le Istituzioni campane? Non sarebbe il caso che le USCA si occupassero di tutta le pratiche burocratiche-informatiche, consentendo ai Medici di Assistenza Primaria, Pediatri di Libera Scelta, Medici di Continuità Assistenziale di continuare la loro attività ordinaria, proprio come recita il Decreto? In questo modo i pazienti cronici, da chi vengono seguiti? Si può mai continuare a lasciarli abbandonati e consentire il rischio di aggravare le loro patologie e il rischio della morte?

Noi, OrdiNataMente, ci appelliamo al Governatore De Luca, come massimo esponente della Sanità Campana, affinché intervenga nel mettere ordine, proprio come ha dimostrato più volte di essere capace.