Schillaci: “Finalmente si riconosce il diritto all’oblio oncologico anche in Italia”

Schillaci: “Finalmente si riconosce il diritto all’oblio oncologico anche in Italia”

29 Ottobre 2023 Off Di La Redazione

Del resto, il pieno reinserimento sociale è cruciale nel percorso del paziente oncologico e anche il reinserimento lavorativo è tra gli obiettivi del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 con cui puntiamo a rafforzare la prevenzione, le reti oncologiche regionali, l’empowerment dei pazienti, la ricerca”.

Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un messaggio in occasione del convegno ‘Oblio oncologico: una legge di civiltà’, promosso dal Cnel. La lotta contro il cancro, ha affermato, “è una priorità assoluta per il ministero della Salute. E richiede il contributo di tutti”. “Ho fortemente sostenuto la legge sull’oblio oncologico per garantire diritti e parità di trattamento alle persone che escono dalla malattia oncologica. Purtroppo chi guarisce dal cancro si trova ancora di fronte ad alti steccati che ostacolano il ritorno alla normalità. Succede – rileva Schillaci – nella ricerca del lavoro, nelle adozioni, nella sottoscrizione di un mutuo o di un’assicurazione: tutte circostanze nelle quali l’aver avuto un tumore pesa come uno stigma incancellabile. Porre fine a queste discriminazioni è, appunto, una battaglia di civiltà. Considero un grande traguardo sul piano umano e sociale la convergenza di tutte le forze politiche su questa legge”. Schillaci ha ricordato come “grazie allo sviluppo della diagnostica, agli screening, alle migliori capacità di cura, abbiamo un numero sempre maggiore di persone che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore. Nel 2020 sono stati stimati in oltre 3 milioni e seicentomila i pazienti viventi dopo la diagnosi di malattia oncologica. Si tratta di circa il 37% in più di quanto si osservava 10 anni prima. E il 27% di queste persone è considerato guarito, ovvero la sua aspettativa di vita è pressoché uguale a quella di chi non si è mai ammalato”. Eppure, prosegue, “alla guarigione dal punto di vista medico non corrisponde ancora una guarigione giuridica e sociale”. L’oblio oncologico è un impegno che le istituzioni e la politica “hanno fatto proprio e ora finalmente – ha concluso il ministro – si riconosce il diritto all’oblio oncologico anche in Italia”.