Sanità, la denuncia AISI: 21 regioni, 21 sistemi assistenziali diversi

Sanità, la denuncia AISI: 21 regioni, 21 sistemi assistenziali diversi

6 Giugno 2025 Off Di La Redazione

Longevità e salute dipendono dalla fortuna. Non solo quella individuale ancorata ad un patrimonio genetico sano rispetto ad un altro con  qualche zoppia di troppo. Determinante risulta, infatti il nascere in una regione piuttosto che in un’altra. “Ancora una volta, il sistema sanitario italiano sconta l’assenza di un coordinamento reale tra Stato e Regioni. Il risultato? 21 Regioni, 21 modelli sanitari, 21 approcci diversi alla sostenibilità dell’assistenza”. Lo afferma Karin Saccomanno, presidente nazionale di AISI, l’Associazione delle Imprese Sanitarie Indipendenti, a pochi giorni dalla prevista sentenza del TAR Lazio che dovrà pronunciarsi sui ricorsi presentati contro le nuove tariffe nazionali per le prestazioni ambulatoriali specialistiche.

Secondo AISI, la sanità privata – sia accreditata che non convenzionata – è oggi stretta tra pressioni inflattive, costi crescenti per tecnologie e personale e una totale mancanza di linearità tariffaria.

“In attesa del giudizio del TAR”, interviene il segretario generale dott. Fabio Vivaldi, “rimane sul tavolo una questione ineludibile: il sistema sanitario italiano non può continuare a funzionare con 21 visioni regionali disallineate. Serve una cabina di regia nazionale per garantire sostenibilità, equità e programmazione.”