Sanità, la commissione individua la rosa dei candidati manager

Sanità, la commissione individua la rosa dei candidati manager

26 Maggio 2020 0 Di Bruno Buonanno

Esami al tempo del Covid. La selezione è terminata senza scossoni, anzi con delle conferme ampiamente previste per la nomina di tre direttori generali.

 

L’avvocato Antonio Postiglione (meglio conosciuto come Nino) direttore della Tutela della Salute – una sorta di assessorato alla sanità sulla quale ha pieni poteri il governatore De Luca – ha ricevuto da Mauro Ferrara l’elenco delle valutazioni della commissione regionale e l’ha rapidamente girata al presidente della Giunta.

Antonio Limone, il robusto direttore generale uscente dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Portici dovrebbe continuare a occupare la poltrona sulla quale siede da anni. Esce con la valutazione di “Ottimo” che Mauro Ferrara e i suoi collaboratori della commissione regionale gli hanno riconosciuto mentre un altro veterinario, il dottore Paolo Sarnelli (esperto in prevenzione e sanità pubblica veterinaria) non è andato oltre il Buono. Risultato apprezzabile perché nella graduatoria per lo zooprofilattico non figurano Giuseppe Iovane docente universitario di malattie infettive e Vincenzo Caputo coordinatore dei servizi veterinari dell’Asl Napoli 1 Centro. Stimato, apprezzato, benvoluto e probabilmente anche coccolato dal governatore De Luca, Antonio Limone si prepara alla riconferma nell’incarico di numero uno dell’Istituto zooprofilattico. La Procura di Napoli ha da tempo affidato al pubblico ministero Marinella Di Mauro la direzione di un’inchiesta che coinvolge anche la struttura di Portici; il magistrato ha chiesto ai carabinieri di effettuare un sopralluogo per raccogliere documenti allo zooprofilattico. In contemporanea il presidente della Giunta ha affidato al fedele Limone l’incarico di coordinatore dell’operazione tamponi per accertare eventuali contagi da Coronavirus preferendo il manager (che lavora senza medici ma con veterinari e tecnici di laboratorio) a illustri specialisti ospedalieri. Si preannuncia scontata la scelta del governatore De Luca, ma la riconferma di Limone deve essere presa in comune accordo con Forza Italia. Ossia con il nulla osta di Jole Santelli, nominata quattro mesi fa presidente della giunta regionale della Calabria.

Il secondo Ottimo è stato assegnato dalla commissione regionale a Vincenzo D’Amato. Da mesi lavora come commissario a Salerno al San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona dove sembra che la sua presenza sia gradita anche al personale sanitario e amministrativo. D’Amato, secondo molti, è in buoni rapporti con il governatore. Anche per questo non c’è da stupirsi della valutazione della commissione che sul podio lo ha inserito un gradino più in alto rispetto a Laura Coppola, Carlo Maria  Gaudio, Gaetano Gubitosa e Germano Perito che hanno ricevuto il giudizio di Buono+. Sembra scontata la nomina di D’Amato, ma anche per questa direzione generale De Luca dovrà ricevere il nulla osta da Vincenzo Loia, rettore dell’Università di Salerno che partecipa alle attività sanitarie del Ruggi.

Era nell’aria un giudizio a metà della commissione regionale nei confronti di Carmine Mariano, candidato alla direzione generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Altri quattro concorrenti si presentano alla valutazione decisiva di De Luca con un Buono+. Apre l’elenco anche per Caserta Laura Coppola che in Terra di Lavoro è stata responsabile del personale, con Carlo Maria Gaudio, Gaetano Gubitosa e Germano Perito. Con il giudizio inferiore di Buono li seguono Massimo Barresi, lo stesso Carmine Mariano, Maria Virginia Scafarto e Antonella Tropiano, direttrice amministrativa del policlinico Vanvitelli. Sulla carta le prime due riconferme sembrano scontate, la terza nomina dipenderà dal governatore, dal suo giudizio personale sui candidati e da eventuali segnalazioni di consulenti e politici.

Il prossimo giro di valzer sanitario riguarderà l’azienda ospedaliera pediatrica Santobono – Pausilipon diretta da Anna Maria Minicucci. Confermata per altri due anni con un escamotage tecnico messo a punto dallo staff tecnico del governatore la dirigente è rimasta alla guida dell’importante azienda pediatrica. Il suo mandato è in scadenza ma da un momento all’altro potrebbe essere comunicato che il Santobono – Pausilipon entra nell’elite delle aziende sanitarie a carattere scientifico, un Irccs. Promozione sul campo (ed economica) per i due presidi pediatrici che permetterebbe alla Regione di riproporre per la direzione generale il cognome Minicucci, dirigente che gode anche della simpatia del cardinale Sepe. Come si dice? <In nomine Dei> la manager, su nomina regionale, potrebbe anche restare provvisoriamente al suo posto ma come commissario.