Salerno, se non cambia la dirigenza il “Ruggi” non cambierà

Salerno, se non cambia la dirigenza il “Ruggi” non cambierà

11 Febbraio 2020 0 Di La Redazione

Duro attacco del delegato Rsu aziendale della Cisl-Fp, Gaetano Biondino, che lamenta disparità di trattamento da parte del “Sitra”nella gestione del personale.

 

“Il Servizio Infermieristico della sede centrale del Ruggi nonostante il cambio di guardia viene gestito in maniera clientelare – afferma Gaetano Biondino delegato Rsu per la Cisl-Fp – addirittura mortificando e delegittimando la dirigenza sanitaria delle strutture periferiche che per la direzione strategica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno vale come il due a briscola.

Spiace dover constatare che per il  Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale (Sitra) di Salerno tutti gli amici sono eguali, ma alcuni amici sono più eguali degli altri, contravvenendo alle più elementari regole che essi stessi si sono dati. Oramai l’Azienda è gestita alla carlona e purtroppo a farne le spese oltre alla strutture periferiche sempre più emarginare ed isolate, sono i lavoratori tutti che si vedono mesi alla berlina, senza alcun diritto e senza alcuna considerazione, poiché non vi è trasparenza sui processi e altro non si fa che creare sacche di privilegi e opportunismi. Se un vero cambio deve esserci è in tutta la dirigenza.

L’ultima disposizione con cui si è inteso trasferire una operatrice rispondendo ad una istanza presentata cinque giorni prima, in deroga e in barba ad un trasparente processo di verifica delle domande presentate e l’aver dato priorità anche ad una assegnazione specifica presso una unità operativa senza alcuna interlocuzione con le strutture sanitarie periferiche, mostra una arroganza senza eguali a conferma del fatto il cambiamento effettuato al vertice ha peggiorato una situazione invece che migliorala negli ambiti di legittimità e trasparenza.

Sulla stessa frequenza il segretario Cisl-Fp di Salerno Pietro Antonacchio. “È pervenuta all’attenzione della scrivente – si legge nella nota che Antonaccchio ha inoltrato ai direttori sanitari del Ruggi e del nosocomio di Cava dei Tirreni – di un’ulteriore disposizione di servizio con la quale viene trasferita una unità infermieristica dallo stabilimento Ruggi a quello di Cava, in spregio a tutte le regolamentazioni interne che sottendono a tale materia”.

“È il caso di sottolineare – aggiunge il sindacalista – che i trasferimenti interni dal Ruggi presso altri plessi erano stati sospesi, specialmente se interessavano personale con contratto a tempo indeterminato, in attesa di adeguare gli organici e rendere possibile una riorganizzazione delle strutture anche attraverso mobilità interne che tenessero in dovuta considerazione le istanze prodotte ed eventuali graduatorie elaborate”.