Salerno, il Ruggi perde uno dei migliori cardiologi al mondo

Salerno, il Ruggi perde uno dei migliori cardiologi al mondo

4 Maggio 2024 Off Di La Redazione

Un’altra eccellenza medica va via dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Dopo le dimissioni del professore Severino Iesu e della sua equipe, a lasciare questa volta la Torre del Cuore anche Rodolfo Citro, considerato tra i migliori 100 cardiologi al mondo, che andrà a dirigere il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Campobasso, assumendo anche l’incarico di professore associato della cattedra di cardiologia presso l’università molisana.
Citro è autore di numerose pubblicazioni ed è considerato tra i massimi esperti, a livello internazionale, nel campo della disfunzione ventricolare sinistra.
Si dice amareggiato per la partenza del professore Citro, stimato professionista, il consigliere regionale della Campania e della Lega, il salernitano Aurelio Tommasetti. “La Torre Cardiologica continua a svuotarsi” – rileva. “Lascia Salerno un’altra colonna della storica Cardiochirurgia oramai smantellata e diventata l’ombra di se stessa – sottolinea Tommasetti -. È una fuga che sembra non avere fine. Ormai periodicamente siamo costretti ad aggiornare l’elenco dei professionisti che hanno contribuito a costruire un’eccellenza del Ruggi. Come avevamo previsto l’addio del primario Severino Iesu, la scorsa estate, era solo l’avvisaglia di quanto sarebbe accaduto nei mesi successivi. E infatti uno dopo l’altro se ne sono andati pure Paolo Masiello, Generoso Mastrogiovanni, Francesco Cafarelli e Mario Miele. Oggi salutiamo il professore Citro chiedendoci se sarà l’ultimo”.
Le preoccupazioni del consigliere regionale sono tutte per il futuro della Torre Cardiologica: “Sono molti gli interrogativi ma non intendo retrocedere nella mia battaglia al fianco dei medici e dei pazienti che pagano lo scotto di politiche sbagliate. La stagione deluchiana prima o poi avrà fine, a chi verrà dopo spetterà l’arduo compito di ricostruire la sanità partendo da quelli che un tempo erano i punti di forza”.