Salerno dice no all’organizzazione sanitaria estiva

Salerno dice no all’organizzazione sanitaria estiva

14 Giugno 2019 0 Di La Redazione

Con l’arrivo della stagione estiva il fenomeno del sovraffollamento dei reparti ed in particolare nei pronto soccorso degli ospedali si ripresenta in tutta la Campania.

Il noto sottodimensionamento delle piante organiche ripropone le gravi difficoltà in cui si dibatte il sistema sanitario regionale. Non meno esplosiva la situazione per le strutture presenti sul territorio salernitano. Infatti le richieste per i servizi superano le risorse disponibili per la cura dei pazienti, anche con la presenza sul territorio di turisti, ai pronto soccorso.

Il problema persiste per cui si rende necessario il reclutamento di personale medico da parte delle Aziende. E proprio sulle criticità, che sono in atto e che vanno ad incrementarsi in questo periodo, prende posizione il sindacato.

“L’estate è arrivata e i provvedimenti previsti sono ancora al palo. Purtroppo nel mentre il commissario dell’Asl, Mario Iervolino e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno, Giuseppe Longo hanno dato chiare indicazioni già dai mesi di febbraio e marzo di compulsare gli organismi paritetici per affrontare la problematica e attivare procedure finalizzate ad affrontare la materia, come sempre accade nelle nostre aziende sanitarie, nessuno delle direzioni strategiche ha dato seguito a quanto da loro disposto – affermano in una nota i segretari aziendali della Cisl-Fp dell’ospedale Nocera-Pagani,  Vincenzo Ferrara, Gerardo Fortino e Umberto Baccaro – e la cosa mostra senza tema di smentita la inadeguatezza della dirigenza sanitaria ed amministrativa deputata alla organizzazione delle strutture sanitarie. Speriamo che nel breve periodo vi sia una immediata inversione di tendenza che parta dalla Regione Campania, atteso che la circolare emanata riguardo all’utilizzo dei medici o è stata scritta in un particolare momento di obnubilazione del sensorio o da qualcuno che spera ancora che si possa fare la sanità con i fichi secchi.”

“La ipotesi di attivare reclutamenti con procedure informatizzate è l’unica strada perseguibile nel breve periodo per far fronte all’emergenza – incalzano i segretari dell’Azienda ospedaliera salernitana, Raffaele Iannone, Giovanni Lopez e Antonio Napoli – ma se i bandi non vengono pubblicati si corre il rischio di andare oltre i termini utili per fronteggiare il problema. Siamo fiduciosi su una rapida presa d’atto della necessità di attivare la procedura immediatamente, altrimenti sarà come portare i coccodrilli in Egitto”.

Un invito ed una risoluzione della problematica con richieste specifiche sull’iperflusso sollecitando in modo specifico il reclutamento di personale medico necessario per rafforzare le attuali dotazioni.

“Nonostante vari tentativi di addivenire ad un confronto per definire un piano emergenziale per far fronte al periodo estivo, allo stato nulla è stato fatto, niente è stato proposto e alcunché è stato attivato per sopperire alla grave carenza di personale e al fine di garantire qualità delle prestazioni sanitarie nel più grande e complesso ospedale dell’Asl Salerno – sostengono i delegati Rsu dei presidi ospedalieri Nocera-Pagani – a più riprese abbiamo tentato di invitare l’attuale direzione strategica a predisporre un piano assunzionale straordinario e purtroppo allo stato dobbiamo stigmatizzare che nonostante gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali nessuna procedura informatizzata è stata attivata per la qualcosa se ne chiede una immediata attivazione atteso che altrimenti, come già presumibilmente si può ipotizzare, i tempi non saranno adeguati a dare una risposta immediata alle esigenze organizzative.

Cosa ancor più grave è la mancanza di un piano di accorpamenti di reparti e di riduzione di posti letto, unica strada perseguibile in presenza di carenza d’organico, resa ancor più ingravescente dalla circolare numero 0362471 dello scorso 7 giugno della Regione Campania, con la quale si invitava a prendere il personale medico e inviarli ai pronto soccorso, ma senza ulteriori incrementi di prestazioni aggiuntive ex articolo 55 Ccnl di area, come se non fosse risaputo che tali attività hanno raggiunto limiti intollerabili e senza alcun controllo in nessuna azienda.

Purtroppo la situazione del più grande presidio ospedaliero dell’Asl Salerno meriterebbe maggiore attenzione anche riguardo all’adeguamento degli organici al fabbisogno assistenziale, processo che dovrebbe essere governato con un maggiore impegno e una diversa determinazione. Pertanto invitano a dare un impulso diverso a chi ha l’onere di gestire una tale situazione tanto complessa quanto intricante nel ipotizzare nuovi modelli atti a tentare di risolvere problemi organizzativi resi sempre più improbabili se non governati”.