Renzo Ayari, la perseveranza è la dote per raggiungere gli obiettivi …anche nei momenti bui

Renzo Ayari, la perseveranza è la dote per raggiungere gli obiettivi …anche nei momenti bui

6 Giugno 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Non solo la storia ma anche la strada è maestra di vita, con rischi però di molto aumentati per chi vive una condizione di disagio. Il pericolo di perdersi è sempre in agguato.  Che  consigli si sente di dare a chi proviene da queste realtà che, nonostante tutto, hanno dato numerosi campionissimi al mondo dello Sport?

 

Di praticare discipline sportive, perché lo Sport è vita ed ha salvato e salva molti giovani da inclinazioni pericolose. Io chiaramente faccio il tifo per il calcio perché è sport popolare e ad alto impatto per cui riesce a coinvolgere facilmente. Sono in tanti, infatti, i ragazzi che provengono da famiglie disastrate che trovano riscatto nel mondo del pallone.

 

 

Come è nato l’amore per il calcio, l’ha spinta qualcuno o è stata una folgorazione?

Non sono un figlio d’arte. Il calcio mi è entrato nel cuore da bambino. Avevo 6 anni. Oltretutto, questa pratica sportiva mi consentiva di confrontarmi con altri ragazzi che come me erano innamorati del pallone.

Come è cominciata questa sua avventura calcistica?

I primi due anni per strada. Si, proprio per strada. Nel centro storico di Acerra. Dopo due anni mia nonna ha fatto la scelta di iscrivermi ad una scuola calcio. Non credevo ai miei occhi quando sono arrivato in  quella realtà, mi sembrava un sogno. Ero il bambino più felice del mondo.

E poi?

Ho mangiato calcio, strada e pallone. Cominciando, come sempre si fa, con le squadre minori. Attualmente milito nel Castel Volturno, formazione  che ha vinto il campionato, conquistando l’Eccellenza. Un risultato conseguito grazie all’impegno di tutta la squadra, del mister, dello staff, della dirigenza ed alla lungimiranza del presidente, Gaetano Ambrosca.  In precedenza, avevo maturate altre esperienze, poi, col Marcianise in serie C ed in serie D con l’Ischia ed il Paternò.

Ha un sogno nel cassetto?

Io sono stato aiutato moltissimo dalla Provvidenza e da mia nonna. Vorrei poter fare altrettanto con i ragazzi che come me sono stati meno fortunati, affinché ci possa essere anche per loro una possibilità di riscatto.