Quanto pesa la divisione fra i medici

Quanto pesa la divisione fra i medici

2 Marzo 2019 0 Di Dott. Ernesto Esposito*

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del segretario Smi, Ernesto Esposito, sulle divisioni interne la classe medica, anche in presenza di obiettivi comuni che dovrebbero, invece, unirla.

Dott.Ernesto Esposito

Gentile direttore,

Esprimo apprezzamento per la posizione della Fnomceo e del Presidente Filippo Anelli che ha centrato il problema; esiste una lotta, soprattutto, nella medicina generale tra medici contro medici. Questa va stigmatizzata e devono essere poste in atto le condizioni affinché non accada più. Infatti puntualmente assistiamo ad eventi che alimentano questa condizione. Un recente esempio è la discussione che dovrà avvenire in questo mese alla Sisac a Roma nell’ambito del rinnovo dell’accordo collettivo Nazionale Medicina generale della cosiddetta staffetta generazionale meglio nota come App.

Questa proposta, ormai datata, prevederebbe l’affiancamento di un medico più giovane ad un medico di medicina generale negli ultimi cinque anni prima della pensione, con agevolazioni previdenziali oltre che assistenziali legate alla presenza di un collega più giovane a cui andrebbe a tempo debito la convenzione.

Un tema che in questi giorni sta determinando in tutta la categoria, ed in particolare in Regioni come la Campania, la Sicilia, la Calabria,  dove sono migliaia i medici precari in graduatoria regionale che lavorano da molti anni in attesa della convenzione per graduatoria, in base al punteggio maturato in cronica attesa di carenze che non escono. Nascono accesi dibattiti e quindi divisioni enormi come dice il Presidente Anelli determinando la condizione attuale di medici contro medici.

Come potrebbe essere articolata questa questione in Acn? Con un limite di età per accedere all’App? Sarebbe incostituzionale ed aprirebbe ad una class action contro il Governo nazionale con migliaia di ricorsi. Sarebbe discriminatoria per coloro che hanno superato una determinata età e sono ancora utilizzati dal servizio sanitario nazionale come precari nella ex guardia medica e nel 118 pur avendo una età superiore a 40,45,50 anni. Come sceglierebbe il mmg il giovane collega a cui far ereditare il proprio timbro? Tra figli, parenti, amici, simpatizzanti o con quale altro criterio?

Sarebbe compatibile con il decreto di semplificazione recentemente approvato?

Un esempio concreto questo che ha generato negli ultimi giorni la lotta interna tra medici e medici.

Altri esempi  di  forte tensione e divisioni della categoria sono legati alle fughe in avanti di alcune Regioni, tra cui la Campania, ad esempio che non pubblica le carenze nei tempi e nei modi previsti e   che  non rispetterebbe   quanto previsto dalla legge Balduzzi e dall’attuale Acn e che potrebbe come riportato sulla stampa  proporre a breve il giorno 12.03 portare  sul tavolo dell’Air modelli alternativi di assistenza territoriale in pieno Regionalismo differenziato  già definiti a mezzo stampa “microteam” che ad una prima lettura delle leggi vigenti non risulterebbero  in nessun articolato. Ed anche in questo caso sono partite tra i medici  le più fantasiose interpretazioni di  microteam ed a chi gioverebbe questo sistema anche da un punto di vista economico ed  a danno di chi e se potrebbe essere una manovra contro i presidi territoriali notturni di continuità assistenziale per chiuderli definitivamente  oppure una semplice forma di medicina di gruppo avanzata ma che essendo già esistente non porterebbe grandi vantaggi alla cittadinanza.

Dunque queste sono alcune  delle cause  del forte clima di tensione che attraversano i camici grigi della medicina generale in particolare in  Campania e che devono essere superati tranquillizzando la categoria tramite la supervisione e la vigilanza del Ministro della Salute Giulia Grillo a cui mi appello quindi innanzitutto come collega e poi come Ministro affinché eserciti  a pieno il suo ruolo di vigilanza ed indirizzo al fine di consentire il rispetto delle normative vigenti sia nella trattativa dell’ACN Nazionale che negli AIR Regionali in modo da tranquillizzare tutti i professionisti.

*Medico di continuita’ assistenziale Asl Napoli 1 centro