Punti nascita, adesso si va in tribunale

Punti nascita, adesso si va in tribunale

7 Dicembre 2018 0 Di Angela Freda

I sindaci dei territori compatti e pronti al ricorso al Tar. Per l’ex direttore sanitario del “Curto” Antonio Babino “chiudere rappresenta un danno irreparabile”.

Al fine di non far calare l’attenzione sulla vicenda relativa alla chiusura dei punti nascita, il sindaco di Polla, Rocco Giuliano, ha incontrato i sindaci del territorio per pianificare le prossime mosse utili a scongiurare tale ipotesi. Dall’incontro è emersa la volontà di ricorrere al Tar e per fare ciò è stato conferito l’incarico all’Avvocato Nicola Senatore. Il primo cittadino e buona parte degli amministratori si sono detti abbastanza fiduciosi sull’esito della vicenda mentre per Giovanni Dell’Isola di Cisl Salerno, “Certi provvedimenti vengono adottati da persone che non conoscono la realtà, non conoscono i territori. Siamo accanto alle cittadine e ai cittadini del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro. E’ impensabile, termina Dell’Isola, che per poter partorire bisogna fare così tanti chilometri quando sul territorio ci sono strutture efficienti ed operative da tantissimi anni”.

Nell’incontro si è parlato di tante problematiche che affliggono il “Luigi Curto” e di progetti rimasti fermi. In merito, il direttore sanitario Mandìa ha annunciato che a breve saranno predisposti dei locali nel nosocomio pollese per ospitare 4 posti letto di oncologia in Day Hospital. E sempre dalla riunione è trapelato che il Commissario Iervolino “invierà in forze” all’unico medico del Reparto di Fisiopatologia Respiratoria, il dottor Bruno, due Medici Specialisti Ambulatoriali. Tra i progetti annunciati quello del “Night&day psichiatrico” sempre per l’ospedale di Polla. Un progetto che rimarcano Pasquale Addesso e Luigi Pistone, della Cgil: “Ci avevano detto sarebbe partito nei primi giorni di dicembre. Mentre così non è stato”. Perciò il sindacato ha invitato il Commissario Iervolino ed il Direttore del Dipartimento, Corrivetti, “ad attivarsi, poiché il “Night&day” garantirebbe la giusta assistenza a pazienti fragili”.

Sull’argomento “Punti Nascita” è intervenuto, a mezzo social, anche l’ex direttore sanitario del “Luigi Curto” Nunzio Antonio Babino che ha parlato di “Danno grave ed irreparabile per le donne partorienti e per i bambini nascituri nel vasto territorio del Vallo di Diano e Tanagro e Golfo di Policastro”. La chiusura dei Centri nascita di Polla e di Sapri comporta la soppressione dei Reparti di Ostetricia e ginecologia e dell’unità neonatale in entrambi gli Ospedali, con la soppressione di tutti i relativi posti letto, dedicati anche alla tante patologie ginecologiche. “Ne deriva, spiega l’ex Direttore Sanitario, che, in assenza di Medici Ginecologi in servizio, non potranno essere diagnosticate né curate in questi due Ospedali tutte le malattie, anche tumorali e degenerative, che affliggono la donne dalla nascita e fino alla conclusione della loro vita. Per tutte le donne non potrà essere garantito il Pronto Soccorso ginecologico, che a Polla come in tutti gli Ospedali ha sempre funzionato con medici del reparto di Ostetricia-Ginecologia. Per le donne partorienti il danno è ulteriormente grave ed irreparabile, venendosi sicuramente a costituire un pericolo grave nel trasporto, in quanto sul territorio non è attivo il Sistema di traporto materno (STAM) ed il sistema di trasporto neonatale in urgenza (STEN), ambedue previsti dalla normativa per la sicurezza della madre e del bambino.  Gli Ospedali di Polla e di Sapri vengono “negati” alle donne con profili di evidente illogicità e anticostituzionalità, in relazione all’art. 32 della Carta costituzionale, che prevede l’assistenza sanitaria per tutti i Cittadini, senza alcuna discriminazione di sesso.