Precari sanità, presidio Cisl Fp Campania martedì 29 a Santa Lucia

Precari sanità, presidio Cisl Fp Campania martedì 29 a Santa Lucia

24 Marzo 2022 0 Di La Redazione

Sul rinnovo contrattuale, il segretario regionale della Funzione pubblica, Lorenzo Medici: “De Luca mantenga la parola”.

 

Ennesima manifestazione di protesta della Cisl Funzione Pubblica della Campania per la proroga di tutti i precari della sanità. Martedì mattina dalle 10 alle 12 in via De Cesare, nei pressi del palazzo della Regione, si terrà un sit in al quale prenderanno parte il leader della federazione Lorenzo Medici e i segretari generali di Napoli Luigi D’Emilio, Irpinia Sannio Antonio Santacroce, Caserta Franco Della Rocca e Salerno Miro Amatruda.

“Il presidio – sottolinea Medici – nasce per ricordare al presidente De Luca di mantenere la parola data di prorogare al 31 dicembre 2022 i contratti dei precari a vario titolo impegnati nelle strutture e di farla rispettare a tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere del territorio, perché c’è una evidente discrasia tra la sua circolare e i comportamenti delle Asl, a partire da quella di Napoli 3 Sud, orientata a non confermare quelli che non avrebbero i requisiti di stabilizzazione.

L’orientamento, in stridente contrasto con il provvedimento del governatore, è quello di far diventare percettori di eventuali proroghe solo coloro che raggiungono i 18 mesi di lavoro al 30 giugno 2022 o i 36 mesi al 31 dicembre. “Sarebbe una scelta assurda – ricorda Medici – anche perché alla luce della forte spinta sindacale, a partire dalla Cisl, il Governo appare orientato a prorogare dal 30 giugno al 31 dicembre 2022 i termini per il raggiungimento dei 18 mesi di lavoro necessari per stabilizzare il personale. E poi significherebbe rinunciare a migliaia di professionalità acquisite quando la curva dei contagi sale di nuovo, i ricoveri in terapia intensiva ed in area medica pure e, soprattutto, nei prossimi tre anni bisogna assumere 15 mila persone per la medicina territoriale, come ha deciso l’Esecutivo nazionale. Che senso avrebbe rinunciare a queste esperienze realizzate sul campo durante l’emergenza?”.

Da ciò la proposta. “Abbiamo sospeso lo stato di agitazione – conclude il segretario generale della Funzione Pubblica – dopo che il prefetto ha dato la sua disponibilità alla nostra richiesta di intervenire per ottenere un tavolo regionale. Vediamo che succederà. Ma si sappia fin d’ora che senza soluzioni siamo pronti anche a proclamare uno sciopero di tutto il settore”.