Prescrizioni, Schillaci: fino al 30% è inappropriato

Prescrizioni, Schillaci: fino al 30% è inappropriato

2 Giugno 2025 Off Di La Redazione

“Fino al 30% delle prescrizioni mediche effettuate oggi in Italia è inappropriato”. È un dato preoccupante quello denunciato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto al Healthcare & Pharma Talk organizzato da RCS Academy e intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. Un allarme che spinge verso soluzioni innovative e sistemiche: “Questo fenomeno va combattuto – ha affermato Schillaci –. Serve garantire ai cittadini esami e cure solo quando realmente necessari. L’appropriatezza è un tema cruciale e oggi abbiamo strumenti nuovi per migliorarla. Penso, ad esempio, all’intelligenza artificiale, che può mettere insieme le buone pratiche cliniche e supportare i medici nelle scelte”.

Durante l’intervista, Schillaci ha toccato anche un altro nodo strutturale del Servizio sanitario nazionale (SSN): il futuro dei medici di medicina generale. “È necessario rendere di nuovo attrattiva questa professione, oggi afflitta da una crisi vocazionale. I concorsi regionali registrano una scarsa partecipazione e va riformato l’accesso con una scuola di specializzazione universitaria su base nazionale”, ha detto. Una delle proposte principali sul tavolo riguarda la possibilità, per i medici di famiglia, di scegliere se mantenere la libera professione o diventare dipendenti del SSN: “Ritengo giusto lasciare questa libertà di scelta. Ma ci aspettiamo massima collaborazione per continuare a garantire ai cittadini la presenza e il supporto dei medici sul territorio. In tempi brevi arriveremo a una soluzione che tuteli l’interesse primario di cittadini, malati e soggetti fragili”.

Sul fronte della medicina territoriale e dei fondi del PNRR, Schillaci ha rassicurato: “Siamo in linea con i tempi previsti. Le opere sono iniziate e manca poco più di un anno: dobbiamo tutti concentrarci su questo obiettivo comune”. Il ministro ha però sottolineato le disomogeneità regionali nell’attuazione dei progetti: “Alcune regioni sono più indietro, ma siamo disponibili a supportarle. Serve un’azione condivisa tra Governo e territori, come auspicato dal presidente della Repubblica”. A preoccupare, ora, non è tanto la costruzione delle Case di comunità quanto il loro funzionamento. “Non bastano i muri: servono medici, infermieri, psicologi, operatori socio-sanitari. Per questo nella legge finanziaria abbiamo previsto 250 milioni di euro nel 2025 e 350 nel 2026 per assumere personale nei team multidisciplinari. Questa è la vera modernizzazione del SSN e non possiamo permetterci di sprecare questa opportunità”, ha concluso Schillaci.

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/64557/prescrizioni-schillaci-fino-al-30-e-inappropriato-lia-puo-aiutare-i-medici