“Potere al Lavoro”, il declino della sanità metropolitana

“Potere al Lavoro”, il declino della sanità metropolitana

1 Giugno 2022 0 Di La Redazione

In data 30 maggio 2022 si è tenuta presso l’Ospedale del Mare una riunione sindacale, convocata dalla Direzione Strategica dell’ASL Napoli 1 Centro, avente ad ordine del giorno le criticità del P.O. San Paolo.

La riunione è stata indetta in conseguenza del SIT IN tenutosi dinanzi al nosocomio di Fuorigrotta in data 24-05-2022 ed organizzato dalle OO.SS. Potere al Lavoro e Nursind. All’evento hanno partecipato anche le Associazioni del territorio e i cittadini del quartiere, tutti interessati alla ripresa dei servizi erogati dal Presidio Ospedaliero. Purtroppo bisogna sottolineare che, nonostante le buone intenzione del Manager dell’ASL Ing. C. Verdoliva, non è stata messa sul tavolo nessuna soluzione a breve e medio termine per le ataviche questioni aperte (riguardanti soprattutto carenza di medici e personale di comparto). Verdoliva ha esposto alle forze sociali quello che sarà il “futuro remoto” del nosocomio di Fuorigrotta, investimenti per circa 70 milioni di euro che consentirebbero di erigere una struttura attigua allo stabile storico con la previsione di ospitare tutta l’emergenza-urgenza. Tutte belle cose, ma a nostro avviso molto lontane nel tempo e dalla realtà e, soprattutto, programmi che non risolvono i seri problemi che attualmente sta vivendo il P.O. San Paolo. Mentre si pensa ad una programmazione lontana anni luce dal presente, i malati al San Paolo muoiono perché non si riesce a garantire un’assistenza adeguata. Le fratture di femore non vengono più operate entro le 48 ore, come previsto dalle linee guida, determinando spesso sofferenza e morte dei fragili anziani malcapitati. Restiamo basiti davanti all’inerzia e alle dichiarazioni di qualche grossa Organizzazione Sindacale che, nonostante le evidenti criticità, ha avuto addirittura il coraggio di negare la carenza di personale di comparto. Altri hanno preferito parlare di argomenti non all’ordine del giorno, perdendosi in inutili e sterili chiacchiere, a dimostrazione di quanto costoro siano interessati alle sorti del San Paolo. Altri ancora hanno limitato i loro interventi a poche battute, affidandosi completamente al “fare” del Direttore Generale e assistendo alla riunione come curiosi spettatori. Ricordiamo che, dopo tanti anni di onorato servizio, si è dimesso il Primario dell’Ortopedia, Prof. G. Monteleone, perché non più in condizioni di operare e garantire i LEA col personale a disposizione. Abbiamo chiesto al Direttore Generale di non accettare le dimissioni del Primario e di fare il possibile per recuperare il reparto di Ortopedia, storico ed importante riferimento per i cittadini del territorio. La mancanza di personale riguarda non solo l’Ortopedia, la Radiologia ha quasi dimezzato il suo organico ed ha in dotazione apparecchiature obsolete e non funzionanti da mesi. Il Blocco Operatorio è costretto a funzionare solo per sei ore al giorno. Forti carenze di personale sono presenti anche in Neurologia, Pediatria e Medicina d’Urgenza. Per risolvere a stretto giro il problema di personale dell’Ortopedia sarebbe bastato poco: abbiamo proposto al DG, infatti, di trasferire presso il P.O. San Paolo due soli ortopedici da altri ospedali della Napoli 1, sarebbe stato sufficiente per risolvere la questione. Oppure, abbiamo proposto di utilizzare medici specializzandi, come avviene per altri reparti dell’ASL. A queste nostre proposte, purtroppo, abbiamo ricevuto solo risposte poco chiare e forvianti.

Ebbene, resta tutto nel limbo, è tutto fumoso, l’unica certezza è che ci si avvia verso un periodo buio e verso un declino inesorabile del P.O. San Paolo. Nonostante tutto Potere al Lavoro e Nursind non si arrenderanno, continueranno la loro battaglia in tutte le sedi per il futuro e la funzionalità dell’Ospedale.