Policlinico Federico II, 3000 nuovi nati nell’anno in corso

Policlinico Federico II, 3000 nuovi nati nell’anno in corso

27 Dicembre 2022 Off Di La Redazione

Alle 3.59 di ieri 26 dicembre è nata la piccola Francesca (nome di fantasia), che concorre a sua insaputa ad un traguardo importante: tremila nati presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, tra i punti nascita più attivi a livello nazionale e primo nell’Italia meridionale.

«In questo momento di crisi demografica che coinvolge tutta la nazione, e il Sud Italia non fa certo eccezione, il nostro Punto Nascita va decisamente in controtendenza», dice il professor Giuseppe Bifulco, direttore del DAI Materno Infantile e della U.O.C  di Ostetricia e Ginecologia. «Le nascite sono infatti aumentate del 15% rispetto allo scorso anno – aggiunge – poter assistere nella nostra Azienda a questo incremento ci rende orgogliosi del lavoro svolto. L’impegno e la professionalità di tutto il personale vengono ampiamente ripagati dalla scelta delle donne della nostra regione».
    Dello stesso tenore il commento del professor Francesco Raimondi, direttore della U.O.C. di Neonatologia e TIN della Federico II.
    «La possibilità di seguire sia i neonati fisiologici, sia quelli complessi, con percorsi caratterizzati dall’uso delle più moderne tecnologie e con un impegno costante verso l’umanizzazione dell’assistenza – dice – ha fatto sì che tante mamme ci accordassero la loro fiducia. Sono iniziati, inoltre, i lavori di miglioramento strutturale che renderanno il percorso nascita sempre più sicuro e sereno per le mamme e i neonati».
    «Con le tremila nascite in un anno, l’AOU Federico II dà prova di raggiungere pienamente gli obiettivi regionali e nazionali di alti volumi di attività e buoni esiti delle cure, cosi come previsto dal “Programma Nazionale Esiti”. Questi risultati, da parte di in un centro di altissima specializzazione, si raggiungono solo grazie ad una perfetta organizzazione e con la grande professionalità di tutto il personale coinvolto nei percorsi assistenziali che vanno dalla assistenza alla donna a quella del nascituro. A tutti loro va il mio plauso», sottolinea il direttore generale Giuseppe Longo.