Piano di Sorrento, nella chiesa di San Michele la tomba è… servita

Piano di Sorrento, nella chiesa di San Michele la tomba è… servita

15 Agosto 2022 0 Di Gaetano Milone

“Due papi a Roma, due “Vescovi” in penisola sorrentina. Mentre nella Città Santa Benedetto XVI rivendica il titolo di “Papa Emerito” benché non previsto da nessun normativa della Chiesa Cattolica, in penisola sorrentina, a Piano di Sorrento un gruppo numerosissimo di cittadini  rimane fedele all’ex parroco don Arturo Aiello,  oggi Vescovo di Avellino, tanto da  realizzare nella Basilica di San Michele – vox populi, vox Dei, un loculo marmoreo per la sua tumulazione.

 Il loculo di pregevole fattura è stato realizzato nel lato sinistro della Basilica ed ultimato negli ultimi tempi.

Un atto d’amore verso il proprio parroco ma anche una “forzatura” in una basilica con vincoli storici-archeologici.

Fondata nel IX secolo e parrocchia dal 1451 la Basilica di San Michele è una delle pochissime parrocchie dove in passato era il popolo ad indicare il proprio parroco, cosa evitata dall’attuale vescovo dell’Arcidiocesi Sorrento-Castellammare, don Franco Alfano con la nomina di un Amministratore dei Beni.

L’attuale “Amministratore”, don Pasquale Irolla, fedelissimo di don Arturo, lascerà a settembre la parrocchia, dopo aver realizzato importanti costosissime opere di rifacimento della facciata della Basilica e la ristrutturazione della stessa Cripta (finanziata da u8n privato), per prendere possesso della parrocchia di Santo Stefano a Capri.

 Al suo posto don Antonino Esposito, proveniente dalla Cattedrale Santa Maria Assunta di Castellammare di Stabia.

 Un avvicendamento inaspettato ma in linea con il nuovo codice del diritto canonico  (le durate dei parroci hanno la durata di nove anni) che se applicato in tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi creerà certamente malumori tra gli affezionati storici dei propri pastori.