Penisola sorrentina, i riti di Pasqua nell’era del Covid

Penisola sorrentina, i riti di Pasqua nell’era del Covid

25 Marzo 2022 0 Di Gaetano Milone

 

In una Penisola sorrentina con quasi duemila contagiati ufficiali da Covid – a Massa Lubrense risulta chiuso l’Istituto Francesco Gattola (scuola elementare parificata e suore Immacolatine comprese ), mentre a Meta, e Sorrento i licei classico e scientifico sono decimati per contagi anche tra gli insegnanti, “irrompe” come un Sos , che richiami alle proprie responsabilità i Sindaci dei sei comuni, una circolare a firma del coordinatore dell’Unità. Operativa, di Prevenzione Collettiva, ambito 6, dell’Asl Na 3 Sud Francesco Fanara, con “invito” a prescrizioni particolari in occasione dei riti della Settimana Santa.

 “Nell’avvicinarsi della Santa Pasqua, scrive il dottor Fanara –  mi permetto di ricordare e rappresentare alle SS.LL. che la pandemia Sars Covid 2 è ben lungi dall’ essere superata con più di 1800 positivi in penisola sorrentina.

 “Tale situazione crea, a livello nazionale, la persistenza di ancora un nutrito numero di decessi giornalieri ed un costante aumento dei ricoverati anche se in reparti ordinari.

 “Alla luce di quanto premesso, – aggiunge il sanitario dell’Asl Na 3 Sud –  nel rispetto della volontà cristiana di celebrare i riti Pasquali, come vuole la tradizione andrebbero differite, di un altro anno, le processioni della via Crucis come le altre manifestazioni pubbliche tradizionali.

 “In subordine – conclude il dottor Fanara – le SS.LL. dovrebbero, se proprio non fosse possibile rimandarle, invitare le Congregazioni ad organizzarsi per effettuare una sola, comune processione per città da effettuarsi tutte nello stesso giorno ed alla stessa ora”.

Un fulmine a ciel sereno soprattutto a Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento dove i vari Priori stavano da tempo organizzando i propri incappucciati e i cori del “miserere” in ottemperanza alle prescrizioni della Curia Arcivescovile.

Una Pasqua “difficile” in una penisola già in parte affollata da stranieri  e pronta al pienone pasquale, grazie anche alle celebrazioni dei riti della Settimana Santa, dove soprattutto nei locali frequentati dai giovani (altissimo il numero dei contagiati) da sempre non esiste alcun controllo. Due pesi e due misure dove a farne le spese continuano ad essere coloro che rispettano le normative in materia di prevenzione santaria.