Pediatri di famiglia, Gimbe: ne mancano oltre 500

Pediatri di famiglia, Gimbe: ne mancano oltre 500

3 Luglio 2025 Off Di La Redazione

Secondo l’analisi della Fondazione GIMBE, in Italia mancano almeno 502 pediatri di libera scelta. Le carenze si concentrano soprattutto in tre Regioni del Nord: Lombardia (180), Piemonte (108) e Veneto (93), dove in alcune aree si supera la soglia dei 1.000 assistiti per pediatra, nonostante il recente calo demografico.

Il pediatra di libera scelta (PLS) è il medico assegnato obbligatoriamente a ogni bambino dalla nascita fino ai sei anni, e fino ai tredici su scelta della famiglia. L’ultimo Accordo Collettivo Nazionale, in vigore dal luglio 2024, ha fissato a 1.000 il numero massimo di assistiti per ciascun pediatra. In molte Regioni questo limite viene già superato: è il caso della Provincia autonoma di Bolzano (1.139), del Piemonte (1.119) e del Veneto (1.008). La media nazionale è di 900 bambini per pediatra.

Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, la difficoltà nell’accesso al pediatra è segnalata in tutte le Regioni: carichi elevati, liste d’attesa, complessità burocratiche e carenza di alternative, soprattutto nelle aree interne e nei grandi centri. A fronte di queste criticità, il ricambio generazionale è tutt’altro che garantito. Tra il 2024 e il 2028 andranno in pensione 2.598 PLS, mentre resta incerto quanti giovani specialisti sceglieranno effettivamente la carriera nel territorio.

Negli ultimi anni le borse per la specializzazione in pediatria sono cresciute, passando da 496 nel 2017-2018 a 853 nel 2023-2024, ma non è possibile prevedere quanti pediatri si orienteranno verso il territorio anziché l’ospedale. Intanto, la quota di PLS con oltre 23 anni di specializzazione è salita al 77%, segnando un progressivo invecchiamento della categoria.

Il fabbisogno reale viene determinato a livello di ASL in base alla popolazione residente e alla distribuzione degli assistiti. La stima GIMBE, basata su un rapporto ottimale di 1 pediatra ogni 850 bambini, evidenzia che in nove Regioni (tra cui Emilia-Romagna, Lazio, Puglia e Sicilia) non si rilevano carenze, ma questo dato nasconde forti squilibri interni: il sovraccarico in alcune aree convive con sotto-utilizzo in altre.

Per garantire continuità e prossimità nell’assistenza pediatrica, GIMBE propone una programmazione integrata tra previsioni demografiche, numeri dei pensionamenti e scelte professionali effettive, oltre a modelli organizzativi innovativi, orientati al lavoro in team e alla riforma dell’assistenza territoriale prevista dal PNRR.

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/64880/pediatri-di-famiglia-gimbe-ne-mancano-oltre-500-ecco-dove-si-concentra-la-carenza