Osvaldo D’Antini: “Lo sport ti educa a stare lontano da cattive abitudini”

Osvaldo D’Antini: “Lo sport ti educa a stare lontano da cattive abitudini”

10 Aprile 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Nel calcio come nell’orologeria, il talento e l’eleganza non significano nulla senza rigore e precisione”. (Lionel Messi)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un giovane maestro di questo sport: Osvaldo D’Antini.

Come vive e come ha vissuto la paura del contagio e il disagio legato alle inevitabili e severe misure restrittive?

La pandemia è stata un fulmine che nessuno di noi (parlo a nome dei giovani come me) si sarebbe mai aspettato, ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere e di rapportarci, soprattutto nella prima ondata durante la quale nessuno conosceva questo maledetto virus. Ora dopo un bel po’ di tempo (2 anni c.a.) passato, grazie anche al continuo lavoro delle persone competenti (Apro parentesi: Vacciniamoci se vogliamo tornare ad un po’ della nostra bella normalità) siamo riusciti a ”combattere” questo virus, ma la guardia deve restare alta!!

Quanti danni hanno causato allo sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa gestione politica?

I danni che ha creato questo virus allo sport sono inquantificabili. Difficoltà di apprendimento difficoltà motorie (ce ne sono già tante senza questo virus), difficoltà di socializzazione, i ragazzi senza sport, e senza obiettivi si stanno spegnendo in questa pandemia. Essendo un allenatore di calcio (nella società del mio paese GSD SAN PIO X LUCERA), alleno sia bambini che ragazzi più grandi, a loro ho detto sin dal primo giorno di questa pandemia (Febbraio 2020): ”Vi dico da sempre e in ogni allenamento di attaccare per primi e non avere mai paura e timore di nessun avversario. Questa volta NO! Perché l’avversario è diverso, non lo conosciamo è invisibile, rapido, sfuggente, micidiale. Siamo in svantaggio è impegnati in una difesa estrema. Ma la gara dura 90′ e sono certo che rimonteremo e vinceremo.

Quanto valore lei attribuisce al binomio sport-salute ovvero quanto è importante l’attività sportiva  per il conseguimento e il mantenimento del benessere psico-fisico?

Il mio pensiero è che se vuoi stare bene (mentalmente-fisicamente) devi fare un’attività sportiva qualsiasi essa sia. Non è solo l’aspetto fisico a risentirne in positivo, ma anche la salute della mente: il movimento quotidiano e costante è fondamentale. Non solo, l’attività fisica, soprattutto quando viene svolta dai bambini e dai ragazzi, permette di prevenire e di contrastare i comportamenti a rischio, tra i quali l’abuso di alcol e il fumo.

Cosa le ha dato la pratica sportiva in termini di crescita personale sociale e professionale?

Mi ricollego alla risposta di prima per rispondere a quest’ultima domanda, se oggi esprimo queste parole per lo sport, significa che a me da ragazzo ha dato tanto, in positivo. Oggi invece è una delle mie soddisfazioni più grandi riuscire a lavorare con lo sport (calcio). Arrivare al campo e stare con tanti bambini e ragazzi che amano questo sport in modo puro e genuino, che vogliono crescere attraverso lo sport. Questa è una delle cose che più amo del  mio lavoro. Oltre ad allenare, ci tengo a dire che un’altra soddisfazione grandissima raggiunta in questi anni è la creazione (insieme al mio Socio Simone Ricciardi) dello ‘’Staff bedifferent’’ un’organizzazione che pianifica eventi sportivi per ragazzi e adulti.

Io amo il calcio, e cerco di trasmetterlo ogni giorno ai miei ragazzi!!!