Ospedale di Sant’Agata, ritorna la protesta

Ospedale di Sant’Agata, ritorna la protesta

17 Aprile 2019 0 Di M.M.

All’ospedale sannita Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, nella tenda allestita dai manifestanti continua la protesta delle tessere elettorali, l’unico modo per dar voce alla contestazione.

Riprende vigore, si infiamma la protesta del comitato “Curiamo la vita” a difesa dell’ospedale di Sant’Agata dei Goti con la netta opposizione, in particolare, ai tagli che ne hanno depauperato la funzionalità. La ragione? A diciotto giorni dall’inizio della mobilitazione con un presidio permanente di fronte al nosocomio, le promotrici dell’iniziativa non sono riuscite ad avere ancora un incontro, pur promesso, col governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Le attiviste non risparmiano i primi cittadini dei comuni del territorio servito dalla struttura ospedaliera. “Siamo delusi – spiegano – anche dalla superficialità dei sindaci presenti alla manifestazione che non hanno supportato sufficientemente la civile protesta intrapresa dalle donne del comitato.

In particolare si chiede loro di dare un segnale forte con le dimissioni dalla carica e la consegna della fascia tricolore nelle mani del Prefetto e così rappresentare le aspettative della popolazione che vive un forte disagio in questo momento di grave latitanza delle istituzioni. Possiamo aggiungere che nella tenda continua la protesta delle tessere elettorali, l’unico modo per dar voce alla protesta”.
La consegna delle fasce al Prefetto era già stata avanzata durante l’ultima manifestazione di protesta.

“Siamo in attesa – avverte Carmine Valentino, primo cittadino di Sant’Agata – di risposte, che siano nette ed incontrovertibili. Le aspettiamo rispetto alle ferme prese di posizione che le amministrazioni locali hanno assunto nelle sedi istituzionali proprie con atti formali. Abbiamo il diritto di conoscere quale futuro si profili per l’ospedale, una volta per tutte e lo facciamo con attenzione altissima, senza abbassare la guardia sino a quando non sia fatta chiarezza”.