Oms su diffusione Polio: resta emergenza internazionale

Oms su diffusione Polio: resta emergenza internazionale

17 Maggio 2023 Off Di La Redazione

Nonostante i “progressi riportati”, “il rischio di diffusione internazionale del poliovirus rimane ancora un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”.

Lo ha deciso il Comitato di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, durante il 35 incontro dedicato alla Polio, raccomandando l’estensione delle Raccomandazioni temporanee per altri tre mesi.

Nel 35/mo incontro dedicato alla Polio, il Comitato ha esaminato i dati con l’obiettivo globale di eradicazione del poliovirus selvaggio e cessazione delle epidemie di poliovirus circolanti derivati da vaccino entro la fine del 2023 come sottolinea la dichiarazione. In Pakistan, l’ultimo nuovo caso di poliovirus selvaggio è stato registrato il 20 febbraio 2023, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, si tratta del primo caso dal 15 settembre 2022.

In Afghanistan non sono stati segnalati casi nel 2023 e l’ultimo caso risale al 29 agosto 2022. Non sono stati segnalati nuovi casi nell’Africa meridionale, dove il caso più recente risale al 10 agosto 2022 in Mozambico ma “la trasmissione in corso non può essere esclusa”.
A livello globale, rimangono solo tre ceppi genetici, una notevole riduzione rispetto alla diversità genetica del virus, che indica come le catene di trasmissione siano state ridotte.
Restano però diverse preoccupazioni, tra cui il fatto che “molti paesi hanno sistemi di vaccinazione deboli e che sono stati ulteriormente indeboliti dalla pandemia di Covid-19”, lasciando “le popolazioni in queste aree fragili vulnerabili alle epidemie di poliomielite”.
L’ampio pool di bambini non vaccinati, o a dose zero nell’Afghanistan meridionale costituisce un rischio continuo di reintroduzione del poliovirus nella regione meridionale. Anche il rischio di diffusione internazionale del poliovirus circolanti derivati da vaccino “sembra rimanere elevato”: i focolai in corso nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, hanno causato la diffusione internazionale nei paesi limitrofi.