Non solo Amazzonia e Siberia … il mondo brucia  (II parte)

Non solo Amazzonia e Siberia … il mondo brucia (II parte)

26 Agosto 2019 0 Di Claudio d'Esposito *

Il Wwf Terre del tirreno ha inviato una lettera aperta, indirizzata ai sindaci della Penisola sorrentina, perché si attivino per promuovere azioni per contrastare una piaga che riguarda tutti.

 La deforestazione della foresta pluviale amazzonica è aumentata del 278% a luglio 2019 rispetto a luglio 2018. Gli alberi cedono il passo alle miniere ed alle colture: soprattutto la soia, destinata ad essere esportata in Cina, in Europa e negli Stati Uniti per diventare mangime zootecnico.

Barattare l’Amazzonia con una bistecca è un comportamento sciocco!

Attualmente il POLMONE del pianeta sta ancora bruciando! Il fumo degli incendi ormai in atto da molti giorni ha oscurato Sao Paulo. Le fiamme sono visibili, assieme a quelle dell’artico, perfino dallo spazio. Non succedeva nulla del genere da 10mila anni!

La Terra non si sta riscaldando, sta bruciando.

E si sta per mettere molto, molto peggio…

Presto ci renderemo conto che non siamo padroni di casa, ma ospiti. Ospiti graditi un tempo, ospiti sgraditi oggi. La vera padrona di casa si prepara a sfrattarci, e non sarà uno sfratto indolore. Non verrà un impiegato di Equitalia a bussare alla nostra porta. Verrà l’acqua. Verrà il vento. Verrà la grandine, il Sole, la terra, il fango, il caldo e il freddo. Verranno tutti insieme urlando, e solo allora ci renderemo conto che i pellerossa avevano ragione: i soldi non si possono mangiare!

La situazione fa davvero paura, ma il pericolo maggiore sarebbe perdere la speranza … perché SIAMO ANCORA IN TEMPO per trasformare questo incubo in un futuro pulito, verde e felice per noi, i nostri figli e nipoti.

Il WWF ha un piano per ribaltare la situazione nei prossimi 16 mesi, iniziando già a settembre dal vertice ONU sul clima, per toccare il culmine alla fine del 2020 quando ci saranno i più importanti negoziati sul clima dall’accordo di Parigi.

Ecco come c’è da fare:

– spingere i governi a dichiarare l’emergenza climatica e impegnarsi per un’energia pulita al 100%;

– intraprendere azioni coraggiose per cambiare l’economia verso un modello a zero sprechi, zero rifiuti e 100% riciclabile;

– tagliare gli incentivi ai carburanti fossili;

– portare milioni di persone a unirsi ai coraggiosi ragazzi che a settembre faranno il più grande sciopero per il clima di sempre;

– formare i leader più promettenti di questa nuova generazione di difensori del Pianeta;

– tenere testa ai petrolieri e i loro alleati ovunque c’è il rischio che vadano al potere rallentando l’azione climatica;

– rispettare gli accordi per fermare i cambiamenti climatici e seguire le indicazioni della comunità scientifica.

Ma dobbiamo partire subito per costruire un mondo che saremo fieri di lasciare ai nostri bambini.

E nel “piccolo” comune da Lei amministrato?

C’è molto da fare:

– adottare una politica che sia davvero “green” e non solo a parole;

– disincentivare in ogni modo possibile l’uso delle auto a benzina;

– smettere di consumare suolo per nuove strade, pompe di benzina, parcheggi e quant’altro;

– potenziare e far funzionare i mezzi pubblici, autobus, navette elettriche, circumvesuviana su rotaia;

– creare piste ciclabili e promuovere car pooling, car sharing, bike sharing e piedivia;

– incentivare l’installazione di impianti ad energie rinnovabili (pannelli fotovoltaici, microeolico, ecc.) sui tetti delle scuole, degli uffici, dei supermercati e delle strutture pubbliche;

– promuovere ed incentivare il verde pensile e verticale;

– ridurre la quantità di rifiuti in circolazione;

– eliminare plastica ed imballaggi;

– incentivare l’uso dell’acqua pubblica;

– ma soprattutto FERMARE l’abbattimento di alberi in città e PIANTARE NUOVI ALBERI!!!

Abbiamo perso tanti, troppi alberi nella nostra penisola sorrentina.

Ai danni dell’incendio dell’estate 2017 mai sanati, a quelli dei forti venti di fine ottobre 2018 e febbraio 2019 che hanno sradicato decine di alberi anche monumentali e storici (il maltempo si è scatenato sul nostro territorio con una furia inaudita, causando la perdita nella pineta delle Tore di oltre 1200 pini già carbonizzati dall’incendio del 2017), si aggiungono centinaia di esemplari ELIMINATI in tutta la penisola sorrentina, dalle città alle campagne, alle montagne, in proprietà pubbliche e private, per intolleranza, ignoranza e fini speculativi o solo perché ritenuti, il più delle volte troppo frettolosamente e comodamente, “pericolosi e pronti ad uccidere”.

Nel contesto dei tempi che stiamo vivendo tutto ciò rischia di apparire semplicemente ASSURDO!!!

Il WWF, sollecitato da tantissimi cittadini sempre più sensibili e consapevoli dell’importanza degli alberi, si è spesso “intromesso” in tali vicende arboree riuscendo a dimostrare, con studi documentati e controanalisi di agronomi, l’inattendibilità e la superficialità di tante perizie e relazioni tecniche, troppo spesso fatte col “copia & incolla” da altrettanti agronomi di parte, salvando in tal modo numerosi alberi di ogni specie, età e dimensione.

Il mio, ripeto, è un accorato appello a FERMARE LE MOTOSEGHE… non ce lo possiamo più permettere!!!

Mai come in questo momento storico del nostro pianeta è piuttosto indispensabile, necessario ed impellente rimboschire il mondo… ripartendo dalle nostre città, dalle strade, dai cortili, dalle piazze, dai parchi, dalle campagne e dai boschi dei nostri rispettivi comuni di appartenenza.

Consapevole di tale impellenza vitale la Città Metropolitana ha finanziato nel 2018 progetti (dal titolo “Ossigeno Bene Comune”) che vanno proprio nella direzione di potenziare il patrimonio arboreo delle città.

Tutti i Comuni della Penisola Sorrentina hanno usufruito, chi più chi meno, di questa possibilità di ossigenare le nostre città!

ALCUNI DATI

10 miliardi di tonnellate di Permafrost (il famoso Ghiaccio Eterno polare) si sono sciolti in un solo giorno, in un luogo remoto nel Nord della Groenlandia, dove la temperatura media in Agosto dovrebbe stabilizzarsi sui 6°centigradi di giorno e i -12° centigradi la notte: in questi giorni la massima diurna registrata è di 21°centigradi.

4,5 milioni di ettari di Foresta Siberiana (il secondo polmone terrestre dopo l’Amazzonia) sono andati in cenere in pochi giorni, rilasciando in atmosfera la stessa quantità di CO2 prodotta dal Belgio in un anno.

In Brasile, il presidente Bolsonaro sta attuando una selvaggia politica di disboscamento che sta accelerando la scomparsa del più grande e inestimabile tesoro del pianeta, la foresta amazzonica: la nostra bombola d’ossigeno. Tutto in nome degli affari.

 

Il WWF Terre del Tirreno ha fattivamente contribuito alla consulenza e redazione gratuita di alcuni progetti, per permettere a diverse amministrazioni locali di intercettare tali finanziamenti ed impiantare centinaia di nuovi alberi in città, nella stagione agronomicamente più idonea (autunno/inverno), implementando le fallanze arboree di strade, parchi e piazze, con alberi di prima grandezza e piante da siepe!

Ma tutto questo NON BASTA!!! La crescita delle nostre città e le esigenze continue e frenetiche di sottrarre suolo ed ecosistemi alla Natura riduce in modo rapido e progressivo, assieme alla nostra qualità della vita, le possibilità di “invertire la rotta” per fermare i cambiamenti climatici.

Mai come oggi abbiamo tutti il dovere, e ancor più chi come primo cittadino è chiamato a dare l’esempio e a ben amministrare il territorio di tutti i cittadini, di piantare alberi.

Se noi viviamo lo dobbiamo alle piante! Oggi avere chiaro l’importanza delle piante per la sopravvivenza dell’umanità è una specie di missione.

La nostra vita dipende da questo. Tutto quello di cui ci nutriamo proviene dalle piante. Tutto l’ossigeno che noi respiriamo proviene dalle piante. Senza le piante la terra sarebbe priva di vita … sarebbe una palla di roccia!

Dovremmo piantare alberi ovunque, in ogni angolo, soprattutto in città, soprattutto sulle strade.

E non dieci o cento alberi, ma migliaia, ogni anno, con continuità, programmazione, competenza e passione!!!

Solo se la Vs. amministrazione deciderà di gareggiare per divenire, non già città del provolone, città dell’olio, bandiera blu, città che legge e altri benemeriti riconoscimenti… ma bensì città degli alberi… allora forse la SPERANZA non sarà del tutto perduta!!!

*Presidente Wwf Terre del Tirreno