Nevio Carrafiello: “Ho incontrato persone fondamentali per me durante il mio cammino sportivo”

Nevio Carrafiello: “Ho incontrato persone fondamentali per me durante il mio cammino sportivo”

27 Giugno 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

Si come dice lei penso che la fase pandemica più acuta ormai è passata , sentiamo raramente persone che sono contagiate dal covid . Io non l’ho vissuta male sicuramente avevamo tanti divieti però i giorni passavano in fretta , quel periodo ero in serie d e non era ferma del tutto quindi gli allenamenti si facevano con un po’ di paura è un po’ di affanno ma si andava avanti , ora sembra tutto quasi risolto e siamo tutti più tranquilli , il calcio , lo sport in generale sta andando avanti senza restrizioni e di questo sono contento ma soprattutto i bambini possono ritornare a praticare tutti gli sport ! Penso di avere gestito bene la paura del contagio , si sicuramente avevo un po’ di timore perché ogni giorno
Si sentiva tante persone non farcela però cercavo di non pensarci e andavo avanti . Ha portato via tante vite e di questo sono veramente dispiaciuto. Ha creato tanto disagio per tutte le misure restrittive da rispettare , anche fare una semplice passeggiata era divento difficile .

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Diciamo che quando arrivò questo virus io ero in serie d e credo che siamo stati abbastanza tutelati dal mondo politico non al 100% però non ci hanno abbandonato del tutto ovviamente non essendo professionisti avevamo un altro tipo di trattamento .

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Ho iniziato a 4/5 anni a giocare a calcio perché mio fratello mi portava sempre con lui e giorno dopo giorno mi ha entusiasmato sempre di più ! Poi ho incontrato delle persone davvero importanti in questo cammino che oltre alla mia famiglia mi hanno aiutato tanto ad arrivare ad un livello buono il giusto per potermi divertire e ad oggi queste persone sono diventate la mia seconda famiglia!

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Penso che nel mondo del calcio ma come in tutti gli sport contano sia le doti personali che la forza di volontà se si hanno questi 2 fattori si possono raggiungere grandi obbiettivi!