Napoli, il litorale flegreo non è balneabile

Napoli, il litorale flegreo non è balneabile

23 Luglio 2019 0 Di Gaetano Milone

I risultati dei prelievi, effettuati dall’Arpac nei giorni scorsi, non danno adito a dubbi: quel tratto di mare è inquinato. Assordante il silenzio del Comune interpellato in merito.

Le acque del litorale flegreo in particolare il tratto di mare tra il rione Terra di Pozzuoli e il Dazio, non sono balneabili e l’Arpac che ha certificato tale situazione dopo gli ultimi campionamenti (risalgono a dieci giorni fa) è in attesa di risposte dal Comune al quale hanno rivolti alcuni quesiti sulle cause dell’inquinamento. L’inquinamento è di tipo fecale e quindi le cause possono essere molteplici (entrata in funzione di tubi di troppo pieno o rotture di condotte) per cui è fondamentale un intervento del Comune per ridare tranquillità ai bagnanti e soprattutto non compromettere una stagione turistica che permette un’occupazione per centinaia di addetti ed alle loro famiglie. 

Quindi nessun fenomeno dovuto alle alghe ed al moto ondoso ma inquinamento fecale risultato dagli esiti analitici di due parametri batteriologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) a cui sono state sottoposte le campionature di acque monitorate regolarmente dai tecnici dell’Agenzia regionale dell’ambiente. Un fulmine a ciel sereno per la balneazione su un tratto di litorale flegreo che viene a colpire, come detto in precedenza, attività lavorative per fenomeni esterni, si spera facilmente risolvibili, che possono mettere a rischio la salute pubblica ed in particolare quella dei bambini che sono maggiormente esposti a tali infezioni. A giorni, sperando che la locale amministrazione comunale abbia provveduto a rimuovere le cause che hanno determinato la presenza di lunghe chiazze di acqua nauseabonde di color marrone lungo il litorale, si provvederà ad effettuare nuovi prelievi e nuove analisi per ridare tranquillità ai bagnanti e soprattutto sicurezza sanitaria, salvaguardando una stagione turistica nel pieno del proprio vigore.