Medici ed odontoiatri, pensioni più robuste se si rimane al lavoro più a lungo

Medici ed odontoiatri, pensioni più robuste se si rimane al lavoro più a lungo

2 Marzo 2024 Off Di La Redazione

I medici scarseggiano ed allora si cerca di icorrere ai ripari. Un provvedimento tampone per incentivare i camici bianchi vicini alla pensione potrebbe essere quello restare al lavoro più a lungo. A proporlo, in attesa di misure strutturali che risolvano il problema della carenza di medici è l’Enpam. Per effetto di due delibere dell’ente di previdenza entrate in vigore il 1° marzo 2024, infatti, i medici e gli odontoiatri convenzionati e liberi professionisti che decideranno di andare in pensione dopo i 68 anni matureranno una pensione significativamente più alta.

Un sistema di incentivazione per chi restava al lavoro esisteva già: i contributi Enpam versati dopo il sessantottesimo anno valevano il 20%in più. Per i periodi lavorati dopo il 1° marzo 2024 questo vantaggio sarà moltiplicato. Per i liberi professionisti che pagano la contribuzione piena l’aliquota di rendimento salirà dall’1,25 al 3,25 per cento. Per i convenzionati, che pagano contributi più alti dei normali liberi professionisti, le aliquote di rendimento passeranno dall’1,40 al 3,40 per cento, nel caso dei medici di famiglia, e dal 2,1 al 4,1 per cento nel caso degli specialisti ambulatoriali.
I liberi professionisti potranno beneficiare di quest’incentivo fino all’età massima di 75 anni, mentre i convenzionati fino a 72 anni.

bisigna chiarire che l’impatto del nuovo sistema di incentivi cambia da persona a persona in base alla media retributiva avuta nel corso della vita lavorativa.