Matteo Signani: “I giovani non ci mettono più il cuore, non hanno volontà di arrivare”

Matteo Signani: “I giovani non ci mettono più il cuore, non hanno volontà di arrivare”

6 Luglio 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

Possiamo e soprattutto sperare che della pandemia se ne parlerà solo nei libri di storia….. Anche se ci sono ancora tanti casi accertati. Io essendo un atleta di interesse nazionale, riisvo a recarmi in palestra ogni giorno, ma l’ambiente “desolato” della sala non era come sempre, io insieme a tutto il mio staff seguiva o alla lettere tutte le disposizioni in merito alle misure restrittive, ma purtroppo mi contagiati comunque, feci il mio periodo di isolamento e non nascondo che anche dopo ne ho risentito fisicamente un po’, non era una solita influenza, ma comunque sia sono andato avanti nel migliore dei modi.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
In Italia il pugilato è considerato uno sport minore, e solo gli atleti di interesse nazionale potevano allenarsi e comunque con tante restrizioni, ma noi pugili siamo abituati a soffrire e ad adattarci ad ogni avversario e quindi con tanto sacrificio in più andavamo avanti.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Sin da bambino ero molto, molto, molto vivace, e all’età di 14 anni mi indirizzano in una palestra di boxe vicino casa, per sfogarmi un po’ e come per gioco e soprattutto nessuno avrebbe scommesso che io diventassi 7 volte campione d’Italia e 4 volte campione d’Europa dei pesi medi di boxe…..
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Posso dire con assoluta certezza che la volontà è il carburante di ogni “motore”, il cuore, il nostro corpo, è pronto ad affrontare ogni sacrificio ci venga messo davanti, in qualsiasi campo si tratti, ma per tutto questo serve la volontà! Sempre e comunque, anche quando le cose, soprattutto non vanno come ci si credeva….. Mai mollare!
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Il mondo sta cambiando continuamente, i giovani, la maggior parte di loro, non ci mette più il cuore e non ha volontà di arrivare! Io dico che la vita è una, vivetela nel migliore dei modi, siate brave persone, oneste e credeteci fino alla fine! Ogni sogno è realizzabile, ve lo posso assicurare io, che pochissimi credevano in mé. E poi comunque vada, se dai tutto sarà sempre un grande successo!
Sangue! Sudore!! Gloria!!!