Marco Corbinelli: “La figura del Personal Trainer? Troppo sottovalutata e poco riconosciuta”

Marco Corbinelli: “La figura del Personal Trainer? Troppo sottovalutata e poco riconosciuta”

12 Settembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

È un dato di fatto che il fitness, inteso come attività fisica di esercizio motorio auspicabile, con attitudine sportiva o ricreativa ed obbiettivi estetici o funzionali, contribuisca ad ostacolare: sovrappeso, malattie metaboliche, sintomi ansia e depressione, patologie osteo-articolari e muscolari, invecchiamento.

Nel 1978, ad Alma-Ata, in Russia, alla conferenza internazionale sull’assistenza primaria si disse che “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale; non semplicemente l’assenza di malattia o infermità. Parliamo di un diritto umano fondamentaleil raggiungimento del livello di salute ottimale sarebbe un risultato sociale estremamente importante, da perseguire in tutti i paesi del mondo. Tuttavia, la realizzazione di un progetto simile richiede il contributo di molteplici settori, economici ma anche sociali, in aggiunta a quello sanitario“.

 Pertanto la figura del Personal Trainer, o dell’Allenatore di collettività, dovrebbe essere finalmente accorpata tra le discipline di interesse sanitario ed opportunamente regolamentata – dalla formazione accademica all’adeguamento dei tariffari retributivi.

 Oggi parliamo di Fitness, Benessere psicofisico e Covid con un Personal Trainer di lungo corso: Marco Corbinelli.

Personal Trainer certificato Federazione Italiana Fitness, ISSA Europe, Strongfirst; Esperienza ultraventennale come istruttore di sala pesi e personal fitness trainer in vari centri fitness e palestre; Atleta Natural Body Building A.I.N.B.B; Istruttore 1° e 2° livello F.I.F; Personal Fitness Trainer ISSA Europe CFT (massimo livello); Certificato in Fitness Nutrition ISSA Europe CNF; Istruttore STRONGFIRST Kettlebell e Barbell SF1 SFL.

Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Vivo le paure con razionalità, le paure mi stimolano e mi fanno mantenere alta la concentrazione, quando sono giustificate, mi elettrizzano. Per carattere le affronto di petto, vado loro incontro.  Nella fattispecie, la paura della pandemia, tuttavia, mi è parsa quasi da subito ingiustificata, ma non sta a me attribuirle un valore, tutto merita rispetto. Ho cercato di vivere questo periodo in serenità, senza allarmismi. Il disagio non l’ho vissuto più di tanto. A causa della mia misantropia, ho sempre, più o meno applicato il distanziamento sociale, gli altri dispositivi mi sono sembrati quasi tutti utili a migliorare le condizioni igieniche.

Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Fitness in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

Danni allo SPORT professionistico non molti, anzi, forse un ridimensionamento è stato salutare.. ma danni  enormi  alla pratica sportiva amatoriale, al fitness danni eccezionali. Il Settore ingiustamente più colpito, perché era il più facile da colpire, per ignoranza e per i pochi introiti che porta alle casse erariali. In politica dilettanti allo sbaraglio completo con decisioni confuse non chiare prese a caso, molto pressappochismo. Si sarebbe dovuto fare il contrario di quello che è stato predisposto, ovvero incentivare l’esercizio fisico come prevenzione e rinforzo del sistema immunitario, perché questo è il suo vero scopo.

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute?

Parlerei di binomio salute-attività fisica, stile di vita…lo SPORT è qualcosa di diverso dalla salute tout-court…una sana, regolare, calibrata, generosa attività motoria fisica ginnica è alla base del benessere psicofisico, alla base della prevenzione e alla base della salute intesa non solo come assenza di malattia. L’attiva fisica è più potente di un farmaco. Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso avremmo trovato la strada della salute (Ippocrate…aveva già detto tutto).

Cosa le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale lo Sport in generale ed il Fitness in particolare?

La pratica di uno sport, di una attività fisica, è la mia ragione di vita, in quanto salutista a 360 gradi, non può mai mancare. Mi ha preso tanto impegno, tanto tempo tanti sacrifici, tante rinunce, ma sicuramente è stato più quello che mi ha restituito, sotto tutti i punti di vista, crescita caratteriale, interiore, come individuo. Crescita sociale, professionale purtroppo, non molto, perché la mia figura quella di personal fitness trainer, non ha inquadramenti, riconoscimenti, sono lavori “poveri”, che economicamente non ti danno molte soddisfazioni. I motivi sono molteplici e difficili da spiegare, ma così è… tuttavia, a me finora ha permesso di svolgere nella vita il lavoro, l’attività che più mi piace, per la quale mi sento più predisposto e questo al momento mi soddisfa, del domani non c è certezza.