Malaburocrazia, ci voleva Rete4 per scoprire che il Vecchio Policlinico non ha Pronto Soccorso

Malaburocrazia, ci voleva Rete4 per scoprire che il Vecchio Policlinico non ha Pronto Soccorso

31 Maggio 2024 Off Di La Redazione

Lorenzo Medici, Cisl-Fp: “Dopo il danno la beffa. Per una firma che non c’è non si apre il Pronto Soccorso né si assume”.

 

Lorenzo Medici

“La telenovela della Vanvitelli, l’unica azienda ospedaliera universitaria della Campania che ancora non firma il protocollo d’intesa con la Regione per entrare nella rete assistenziale, continua. Il rettore Nicoletti con sue dichiarazioni ci porta a conoscenza che il pronto soccorso non si apre perché manca il personale. La notizia è più inquietante che preoccupante, visto che due anni fa sono stati spesi circa 4 milioni di euro per ristrutturarlo e dotarlo di attrezzature sanitarie allora all’avanguardia, oggi probabilmente obsolete. Insomma non bastasse il danno, ora c’è anche la beffa”.

Lorenzo Medici, leader regionale della Cisl Funzione Pubblica, attacca a tutto spiano. “Stiamo parlando – dice – di una struttura di emergenza-urgenza di cui si avverte fortemente l’esigenza dopo la chiusura di numerosi altri presìdi. Stiamo parlando di risorse pubbliche investite senza alcun risultato. E stiamo parlando di assunzioni che non si fanno, e di 250 posti letto che esistono solo sulla carta perché non funzionanti. E tutto questo perché? Perché manca una firma che perfeziona l’atto che certifica l’ingresso dell’azienda nella programmazione sanitaria campana. Siamo davanti ad una cosa allucinante, addirittura inverosimile in un paese normale, ma non qui”.

Il segretario generale della federazione sindacale non lo manda a dire. “Siamo pronti – dice – a rivolgerci all’autorità contabile per fare luce su una vicenda che ha dell’incredibile, con ricadute enormi sull’offerta di salute e di conseguenza danni pesanti sui pazienti già vessati da liste di attesa lunghissime e da una rete emergenziale in permanente difficoltà. Vogliamo chiarezza sull’utilizzo dei fondi e capire perché Nicoletti con una mano li utilizza nella misura del 25% e con l’altra non si muove per perfezionare l’atto solo attraverso il quale può fare le assunzioni a copertura totale del fabbisogno. Vogliamo sapere perché non si firma il protocollo come si è fatto con la Federico II e con il Ruggi d’Aragona di Salerno. Chi perde tempo, la Giunta De Luca o la Vanvitelli, ritardando di conseguenza i bandi per assumere personale e per attivare i posti letto? Finalmente dopo 30 anni di sperimentazione c’è una legge regionale condivisa e sostenuta, eppure il rettore rischia con lo stallo attuale di dare il colpo finale all’ateneo. I cittadini – conclude Medici – hanno il diritto di conoscere la verità adesso e subito, perché i soldi spesi appartengono alla comunità campana che paga le tasse. E una addizionale che è la più cara d’Italia, decisa dalla Regione per assicurare servizi di qualità. Ma non si capisce quali, viste le drammatiche condizioni in cui versa la sanità, di certo il settore più importante perché dovrebbe garantire cure efficaci, efficienti e tempestive alla gente. Il risultato? Un altro danno, un’altra beffa”.