Lo Smi al Governo: semplificare il lavoro dei medici di famiglia

Lo Smi al Governo: semplificare il lavoro dei medici di famiglia

27 Gennaio 2024 Off Di La Redazione
 “All’incontro che si è tenuto ieri, con il Vice Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, l’On. Luciano Ciocchetti, abbiamo avanzato la nostra proposta di semplificazione del lavoro dei medici di medicina generale” così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani rende pubblico l’incontro avvenuto a Montecitorio.
“Abbiamo chiesto all’onorevole che si faccia promotore, insieme ai Ministri competenti, dell’autocertificazione di malattia per i primi tre giorni, al pari di quando avviene negli altri paesi europei. Non possiamo stressare le strutture sanitarie territoriali ed ospedaliere già in affanno per carenza di personale, per rispondere a bisogni amministrativi e non sanitari sottraendo tempo e risorse alla gestione dei problemi di salute reali degli utenti che devono fare i conti con strutture sovraffollate. Nel I primo trimestre del 2023, come riportano le statistiche del Polo unico di tutela della malattia dell’INPS, sono stati emessi 15 milioni di certificati di malattia. Il 70% di questi cittadini richiedenti certificati non necessitava di un’assistenza sanitaria vera e propria ma hanno di certo contribuito a sancire il collasso del sistema sanitario durante l’ultimo picco influenzale.
“Abbiamo posto, poi all’attenzione dell’On. Luciano Ciocchetti, tenuto conto che da più parti si sostiene che vi è bisogno di una sempre maggiore valorizzazione della telemedicina, di prevedere la possibilità per i medici di medicina generale di poter certificare anche in modalità di televisita e un ‘emendamento, in questo senso, potrebbe essere inserito nel Decreto Semplificazioni. Un’opportunità da non perdere”.
“Ci siamo, infine, soffermanti sulla colpa grave per i medici, esprimendo apprezzamento su quanto il Parlamento sta producendo, con l’auspicio che si affronti anche il tema della responsabilità civile, per arginare il fenomeno della medicina difensiva, che, da un lato, tanto costa alle tasche dei contribuenti e, dall’altro, dispone i medici in condizione di non lavorare con serenità. L’On. Ciocchetti si è detto disponibile ad affrontare e portare avanti i temi proposti”.