Leonardo Bazzucchi: “Aver vietato lo sport durante la pandemia un grande sbaglio, lo sport è salute”
17 Settembre 2022“Il calcio è semplice. Devi solo avere la giusta mentalità, combattere in ogni partita, in ogni allenamento e su ogni palla”. (Hristo Stoičkov)
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore di lungo corso: Leonardo Bazzucchi.
Come ha vissuto e come vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?
Personalmente sono riuscito a vivere abbastanza bene sia il primo che il secondo periodo di lockdown, certamente non senza qualche difficoltà, ma ho cercato sempre di tenermi attivo, di continuare a praticare sport quando e come consentito e soprattutto ho dedicato il tempo che improvvisamente mi sono trovato a disposizione, ad attività a cui ho sempre voluto dedicare maggiore spazio ma che a causa dei ritmi serrati della mia vita rimanevano marginali.
Per esempio, escursioni in montagna ed imparare a suonare la chitarra.
Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Calcio in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?
Infiniti.
Credo che tutt’ora non ci si renda ancora conto.
La prima cosa che ho notato quest’anno, alla ripartenza della stagione sportiva, è la mancanza di giocatori: moltissime persone che erano in un età “border line”, hanno smesso ed ora c’è un buco enorme ed una mancanza di giocatori veramente grande.
Ho sempre creduto che in Italia, si guardi allo sport solo come ad una macchina da soldi e quindi si dedichino attenzioni soltanto alle categorie maggiori, scordandosi, spesso, da dove realmente provengono i giocatori.
Quanto valore attribuisce al binomio Sport- Salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?
Non sono io a dirlo, ma la medicina. Lo sport è salute, è innegabile ed a parer mio, aver vietato lo sport, è stato un enorme sbaglio.
Praticare sport aiuta il corpo, ma soprattutto la mente che può scaricare lo stress del quotidiano.
Cosa le ha dato la pratica calcistica in termini di crescita personale, sociale e professionale?
Ho la fortuna di lavorare da molti anni con persone di altissima qualità e preparazione, che mi hanno sempre aiutato a crescere e sviluppare il mio ruolo a 360º. La performance sportiva è composta soprattutto da una componente psicologica e attitudinale, per cui, lavorare su questi aspetti, aiuta moltissimo l’aspetto sportivo ma inevitabilmente ti cresce da un punto di vista personale nell’affrontare la vita di tutti i giorni.