Le proprietà terapeutiche della Cannabis

Le proprietà terapeutiche della Cannabis

24 Febbraio 2023 Off Di Giuseppe Cantelmi

Formazione e informazione sulle proprietà terapeutiche della cannabis, nella sala convegni del The IAN International Admission Department di Napoli, organizzato dall’associazione Tutela Pazienti Cannabis Medica

Si è tenuta a Napoli la prima conferenza del 2023 dell’associazione Tutela Pazienti Cannabis Medica.

Quattro ore di formazione e informazione sulle proprietà terapeutiche della cannabis, nella sala convegni del The IAN International Admission Department, gremito di professionisti sanitari (medici, farmacisti, neurologici), associazioni di pazienti, che hanno testimoniato come l’attenzione e le esigenze di informazioni sul tema sia ora più che mai richiesta.

I lavori sono stati aperti dall’avvocato Nicomede Di Michele, presidente dell’associazione Fracta Sativa Unicanapa, componente del comitato scientifico di Federcanapa, Sirca, è stato uno dei protagonisti che ha lavorato alla realizzazione della legge regionale sull’accesso alle cure con la cannabis terapeutica per Regione Campania, redatta nel 2016.

Di Michele ha aggiornato la platea sulla cornice legislativa e istituzionale del mondo cannabis, soffermandosi sugli aspetti legati più specificatamente alla cannabis terapeutica ed il rapporto con i pazienti.

Inevitabile il tema dell’approvvigionamento, ormai da anni i pazienti italiani sono alle prese con l’esigua produzione interna di cannabis che, sebbene integrata con le importazioni dall’estero, non riesce ad assicurare una continuità terapeutica.

“Basterebbe mettere in atto quanto previsto dall’articolo 18 quater della legge 172/2017 – afferma l’avvocato Di Michele – purtroppo lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare Firenze – al momento non riesce a produrre tutta la canapa medica in grado di soddisfare il fabbisogno nazionale.”

La soluzione potrebbe essere aprire ai privati? “Aprendo ai privati lo Stato otterrebbe tre importanti risultati: abbattimento dei costi della materia prima, disponibilità di diverse varietà di cannabis medica e, soprattutto, garantirebbe la continuità terapeutica. Le Regioni, dal canto loro, dovrebbero fare la loro parte, sostenendo i costi delle preparazioni magistrali per tutti quegli impieghi non coperti dal Sistema Sanitario Nazionale e per i quali esistono evidenze scientifiche. Inoltre bisognerebbe dare maggiore impulso alla formazione e alla ricerca, prodromiche per un effettivo miglioramento della salute o anche della sola qualità della vita dei pazienti.”

Grande interesse da parte della platea per l’intervento della Dott.ssa Titti Lombardi, farmacista specializzata in Galenica Tradizionale e Clinica, delegato SIFAP, SIRCA, Associazione Buona Sanità e Responsabile Laboratorio Galenico, Farmacia Caputo.

La relazione della dott.ssa Lombardi ha evidenziato come la classe medica abbia bisogno di formazione sul tema, in un momento in cui la cannabis assume un ruolo di alternativa terapeutica sempre più predominante e non più l’ultima possibilità per il paziente, dopo una serie di inefficaci piani terapeutici.

‘È’ stato emozionante partecipare ad un evento organizzato con così tanta passione, energia e tenacia da parte di Isabella (Palazzo, ndr), la presidente dell’associazione – commenta la dott.ssa a margine dell’evento – Per quanto antica sia la pratica di utilizzo dei cannabinoidi, ancora tanti sono i dubbi e le incertezze di carattere legislativo, formulativi e clinico. Ma dalle sinergie tra le figure professionali coinvolte, con il supporto di università ed organi politici, e dall’integrazione degli out come della pratica clinica con i risultati della ricerca, si possono delineare meglio i percorsi da seguire in questo ambito di terapia che, sebbene inesplorata, può rappresentare un’arma farmacologica in più di cui disporre per combattere le malattie, in primis il dolore.”

La Conferenza è entrata nel vivo con i medici, Attilio Calvanese medico reumatologo du cure palliative e medicina manuale della ASL1 di Napoli si è soffermato sul ruolo della cannabis e dei singoli cannabinoidi nella terapia del dolore, in particolare nella fibromialgia su cui sta dedicando i suoi studi.

“E’ stato un ottimo incontro – commenta Calvanese – abbiamo avuto una platea composta da medici e pazienti, al termine della conferenza c’è stato un confronto proficuo con un livello tecnico adeguato che ha permesso a tutti di poter accedere alle informazioni.”

Presente anche l’Università Vanvitelli con il medico neurologo, il dottor Luigi Lavorgna

“L’evento è stato importante, io mi sono avvicinato alla cannabis in senso scientifico, ho applicato ciò che la letteratura scientifica internazionale ha dimostrato sull’utilizzo della cannabis nelle patologie neurologiche croniche”.

“La conferenza – conclude Lavorgna – è stato un expert meeting, i professionisti presenti hanno dimostrato come la cannabis sia una possibilità terapeutica possibile e concreta.”

L’ultima parte della mattina si è conclusa con gli interventi del Dottor Antonio Maddalena, della ASL1 di Napoli, che ha parlato delle possibili potenzialità terapeutiche della cannabis nelle cure palliative e oncologiche, e di Marco Cappiello, cofondatore CMO dell’azienda Enecta.

Cappiello ha illustrato la diffusione e le potenzialità del CBD nei suoi vasti ambiti di applicazione.

Isabella Palazzo, presidente dell’associazione Tutela Pazienti Cannabis Medica

È stata una bellissima giornata. Ringrazio tutti i medici che hanno partecipato alla conferenza, i nostri obiettivi come Associazione sono quelli di informare e formare i medici, vincere lo stigma sulla cannabis e capire che può essere una valida alternativa terapeutica per i pazienti che affrontano specifiche patologie. Continueremo con le nostre conferenze, annunciando già la prossima conferenza che si terrà il prossimo 22 Aprile a Bari”.

Per saperne di più su tema ed entrare in contatto con l’associazione, è sufficiente scrivere una mail a info@tutelapazienticannabismedica.com