La FMT dice no all’ipotesi di cambiare il profilo giuridico del medico di famiglia

La FMT dice no all’ipotesi di cambiare il profilo giuridico del medico di famiglia

6 Febbraio 2025 Off Di Vincenzo Morante & Salvatore Caiazza

FMT Napoli e Campania criticano il Disegno di Legge di una parte politica per inconsistenza ed è assolutamente contrario a qualsiasi proposta che indichi l’AFT come un soggetto giuridico privato.  

Il Sindacato FMT (Federazione Medici del Territorio) Napoli esprime la sua profonda  preoccupazione riguardo ad una eventuale cambiamento del profilo giuridico del medico di assistenza primaria e resta perplesso per il recente disegno di legge presentato da Forza Italia. Il  disegno di legge si concentra esclusivamente sulle ore di ambulatorio in studi privati e nelle  oramai famosissime case di comunità, omettendo tutta la struttura che dovrebbe appartenere ad  una riforma che riguarda la tutela della salute dei Cittadini. 

Evidentemente ai legislatori sta più a cuore la facciata che la sostanza. Come sarebbe strutturata  l’organizzazione della medicina territoriale tra case di comunità e studi privati dei medici? Quante  ore dovrebbe lavorare un professionista? E quanto dovrebbe essere pagato tale professionista?  Professionista che già è impegnato tutto il giorno tra visite ambulatoriali, visite domiciliari ai  pazienti allettati, consulti telefonici e telematici, ricettazione, emissione di certificati e tutte quell incombenze burocratiche che aumentano giorno dopo giorno, togliendo tempo, lucidità ed  energie per fare ciò che un medico ha ragione di esistere: occuparsi della salute dei propri  assistiti. 

Proposta inconcepibile e inaccettabile è quella delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) dei  medici di medicina generale in un soggetto giuridico separato. Questa trasformazione  comporterebbe una competizione diretta con i medici convenzionati, creando una situazione di  conflitto di interessi e compromettendo l’efficacia del sistema sanitario. Riteniamo qu trasformazione una vera aberrazione, che minerebbe la collaborazione e la sinergia tra i medici e  le strutture sanitarie, andando ad innescare una reale privatizzazione della Sanità. 

Si continua a ribattere sulle 38 ore settimanali, ma è importante sottolineare che i Medici di  Medicina Generale (MMG) ne fanno molte di più ogni settimana. La loro dedizione e impegno  vanno ben oltre l’orario previsto, includendo visite domiciliari, gestione delle emergenze,  consulenze telefoniche e molto altro. Questo carico di lavoro aggiuntivo deve essere riconosciuto  e valorizzato, altrimenti si rischia che nessun più giovane medico vorrà abbracciare la medicina  generale e chi è in professione scappi verso il più appetibile mercato privato, inducendo, quindi, i  Cittadini a dover pagare di tasca propria l’assistenza medica. A tal proposito in Campania le  aziende tendono a mantenere in professione i medici 70 enni, anche senza che vi siano 

condizioni, come norma il Decreto Milleproroghe (DL n. 198 – 29 dicembre 2022), disincentivando,  di conseguenza, i giovani medici ad abbracciare la medicina di famiglia. 

E’ opportuno, quindi, una revisione del disegno di legge dei parlamentari forzisti, affinché venga inclusi e valorizzati tutti gli aspetti fondamentali della Medicina Generale, sia a livello ambulatoriale  che domiciliare. Solo attraverso il riconoscimento e il supporto adeguato di tutte le componenti  del lavoro dei medici di famiglia sarà possibile garantire un sistema sanitario efficiente accessibile a tutti. 

Più che una dipendenza e un inquadramento come dirigenti medici, i medici di famiglia  potrebbero mantenere la convezione, ma da quota capitaria essere medici convenzionati a quota  oraria, come già lo sono gli specialisti ambulatoriali, e lavorare come questi ultimi all’interno di  strutture pubbliche con le medesime garanzie contrattuali: ore di permesso annuale retribuito,  assenza per malattie e gravidanza giustificata e retribuita e visite domiciliari remunerate extr 

FMT Napoli resta a disposizione per collaborare con le altre sindacali, rispettando il patto  intersindacale siglato a Roma il mese scorso e si rende disponibile a confrontarsi con le lstituzioni  competenti e trovare soluzioni che rispettino le reali esigenze dei medici di famiglia e dei loro  pazienti. 

 

*Segretario regionale FMT Campania

*Segretario provinciale FMT Napoli