In estate aumentano gli errori medici

In estate aumentano gli errori medici

2 Settembre 2019 0 Di La Redazione

Il “fenomeno” non è legato al caldo che pure un contributo lo dà. Si tratta, come da anni denunciano le Organizzazioni sindacali, della carenza di personale.

Avv. Gabriele Chiarini

Malasanità da “stanchezza”. Nel mese agosto, infatti, a causa del personale insufficiente, medici e infermieri sono spesso costretti a turni di lavoro stressanti, con conseguente aumento del rischio di errori dovuti alla perdita di concentrazione. In un simile scenario, inoltre, il tempo di attesa per una visita in pronto soccorso, potrebbe dilatarsi sensibilmente. “È ormai assodato che la maggior parte degli episodi di malasanità siano causati da criticità organizzative – spiega l’avvocato Gabriele Chiarini, cassazionista, esperto in responsabilità medico-sanitaria – e questo vale per i medici e soprattutto per gli infermieri”.

Se, infatti, il numero complessivo dei medici attivi in Italia risulta, tutto sommato, in linea con la media degli altri Paesi Ocse, con un rapporto di 12,4 medici ogni 100mila abitanti, il numero degli infermieri è decisamente insufficiente con appena 20,7 professionisti ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media Ocse di 48,8 per 100mila un valore più che doppio rispetto a quello italiano. Di questa carenza “ci rendiamo conto ogni volta che dobbiamo prenotare una visita o un esame presso strutture pubbliche, o in caso di ricovero. Ad agosto, però, la situazione diviene ancor più critica, per via delle assenze per le meritate ferie».

Secondo l’avvocato “lo stallo del turnover dei sanitari, è una pratica che costa allo Stato molti più soldi di quanti crede di risparmiarne. Il risparmio per le aziende sanitarie derivante dalla non assunzione di nuovi medici e dirigenti sanitari è stato stimato, per il solo anno 2018, in circa 1 miliardo di euro, quello per la mancata retribuzione degli straordinari, invece, in 500 milioni di euro, per un totale di 1.5 miliardi di euro. Ma in caso di avanzamento di richiesta di risarcimento danni da malasanità da parte di tutti i cittadini che si sono visti erogare un servizio sanitario inadeguato, causa di conseguenze più o meno gravi per la loro salute, le strutture ospedaliere potrebbero essere costrette a pagare somme molto più alte”.

Un problema che cresce a dismisura per la Campania laddove il blocco delle assunzioni che è andato avanti per anni, crea criticità che non si limitano al periodo estivo. Ergo, occorre assumere e farlo in retta.