Il cuore batte con il robot: al Moscati primi interventi cardiochirurgici con il da Vinci

Il cuore batte con il robot: al Moscati primi interventi cardiochirurgici con il da Vinci

31 Maggio 2025 Off Di La Redazione

Due interventi rivoluzionari al cuore sono stati eseguiti con successo all’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino: è la prima volta in Campania che il robot chirurgico da Vinci entra nella sala operatoria di Cardiochirurgia. Un traguardo storico che segna un punto di svolta nella sanità regionale e rilancia con forza l’importanza dell’innovazione tecnologica nella chirurgia pubblica.

Due pazienti, un 49enne dell’Irpinia e un 80enne del Beneventano, sono stati operati con tecnica mininvasiva video-assistita: a torace chiuso e a cuore battente, è stata prelevata l’arteria mammaria per l’esecuzione del by-pass principale. Grazie al robot, la classica sternotomia è stata evitata: solo tre piccoli fori, minore dolore, meno rischi, recupero più veloce e un impatto estetico nettamente migliore. Il primo paziente è già stato dimesso, il secondo sta per tornare a casa.

Il merito è di una squadra affiatata e altamente specializzata. Alla console, il direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia, Brenno Fiorani; al tavolo operatorio i cardiochirurghi Mario Miele e Giulio Garofalo, supportati dal direttore della Chirurgia Toracica Rosario Salvi, dalla cardioanestesista Arianna Pagano e dal team formato da Alessandro Masucci, Sara De Luca e Serena Pece.

“È un primo passo, ma decisivo – sottolinea il dottor Fiorani –. Il robot rappresenta una sfida per noi medici, ma un enorme vantaggio per i pazienti. Interventi che prima richiedevano un’apertura del torace, ora si eseguono con tre fori. Così cambia la sanità”.

Il programma prevede già sedute settimanali con il da Vinci. Ma non tutti i pazienti potranno beneficiarne: la valutazione della procedura più adatta dipende dal tipo di lesione.

Intanto, il direttore generale Renato Pizzuti rilancia:

“Gli investimenti nell’innovazione stanno dando i loro frutti. Vogliamo una sanità pubblica capace di trattenere i cittadini in Campania, senza più migrazioni sanitarie. Il da Vinci è il simbolo di questa sfida vinta”.