Ictus ed infarti, un caso su due potenzialmente prevenibili ed evitabili

Ictus ed infarti, un caso su due potenzialmente prevenibili ed evitabili

30 Agosto 2023 Off Di La Redazione

Metà dei casi di malattie cardiovascolari, infarti e ictus, sono potenzialmente evitabili in quanto legati a 5 fattori di rischio modificabili: sovrappeso, fumo, pressione alta, diabete e colesterolo alto.

Lo rivela un maxi studio pubblicato sul New England Journal of Medicine condotto in 34 paesi coinvolgendo 1,5 milioni di persone. Lo studio è stato condotto dal consorzio di ricerca Global Cardiovascular Risk Consortium presso la University Heart & Vascular Center of the Medical Center Hamburg-Eppendorf (UKE).

Le malattie cardiovascolari causano circa un terzo di tutti i decessi nel mondo. Gli esperti hanno valutato i dati a livello individuale di 1,5 milioni di persone provenienti da Nord America, America Latina, Europa occidentale, Europa orientale e Russia, Nord Africa e Medio Oriente, Africa sub-sahariana, Asia e Australia. Lo studio ha mostrato differenze nelle otto regioni per quanto riguarda la frequenza dei fattori di rischio. Gli scienziati hanno riscontrato i tassi più alti di sovrappeso in America Latina e i valori più alti di ipertensione e colesterolo alto in Europa. Il fumo è un fattore di rischio particolarmente determinante in America Latina ed Europa dell’Est, il diabete in Nord Africa e in Medio Oriente. Tutti e cinque i fattori di rischio combinati (eccesso di peso, pressione alta, colesterolo alto, fumo e diabete) ammontano al 57,2% del rischio cardiovascolare nelle donne e al 52,6% negli uomini. Pertanto, resta un mistero una quota sostanziale del rischio cardiovascolare.

In particolare, lo studio mostra chiaramente che più alti sono i valori di pressione e colesterolo, maggiore è la probabilità che si verifichino malattie cardiovascolari. Gli scienziati hanno anche identificato una notevole connessione tra i livelli di colesterolo e la mortalità generale: livelli di colesterolo molto bassi e alti aumentano la mortalità generale.

La pressione alta è più dannosa per un quarantenne che per un ottantenne, mentre i chili di troppo gravano ugualmente a qualsiasi età sul rischio cuore.

“Il nostro studio mostra chiaramente che oltre la metà di tutti gli infarti e gli ictus sono evitabili controllando e trattando i classici fattori di rischio. Allo stesso tempo, circa il 45% di tutti i casi non possono essere spiegati con questi fattori di rischio”, afferma l’autore Stefan Blankenberg.