“I nuovi nati screenati entro 48, 72 ore”

“I nuovi nati screenati entro 48, 72 ore”

21 Febbraio 2019 0 Di Gaetano Milone

I neonati campani non sono dimenticati, anzi gli screning sono partiti e funzionano regolarmente. La Regione respinge al mittente le accuse perché del tutto infondate.

“Il tavolo regionale di monitoraggio per la verifica degli adempimenti regionali sullo screening neonatale, istituito nel 2017 nella struttura commissariale di governo non si è mai riunito” Questa la nota-denuncia inviata dal consigliere regionale e componente della V commissione sanità, Flora Beneduce alla stampa per stigmatizzare la “lacuna operativa” della struttura commissariale regionale. Oggi la puntualizzazione  chiara ed esaustiva di quanti chiamati in causa. “Dal 2018, si legge in una dettagliata in risposta alle gravi accuse della Beneduce – dopo una fase sperimentale durata circa un decennio  è operativo al Ceinge, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e l’AORN Santobono-Pausillipon, il Centro Unico Regionale per lo Screening Neonatale Esteso a tutti i neonati della Campania. Tutti i bambini che nascono nella Regione Campania, entro 48/72 ore dalla nascita, sono sottoposti allo screening delle 40 patologie metaboliche allargate previste dai Lea. Tali  risultati sono stati conseguiti grazie ad un importante lavoro di organizzazione e di messa in rete di tutti i 54 Punti Nascita e le 18 Tin (Terapie Intensive Neonatali) della Regione Campania” Non piu uno tavolo regionale, ma “un lavoro, che ha fatto recuperare anni di inerzia, portato avanti con dedizione e impegno dalla Direzione Generale della Tutela della Salute, e dall’unità  operativa dipartimentale Materno Infantile. Con tale sistema i Punti Nascita, le Tin, il laboratorio di screening neonatale Ceinge ed i clinici sono in grado di seguire uniformemente l’intero iter dello screening, incluse le fasi di presa in carico del neonato positivo”.  Ed ancora, “ è già operativa la piattaforma informatica regionale per la gestione del processo di screening nelle sue fasi preanalitica, analitica, post-analitica, comprendendo anche i risultati dei programmi di controllo di qualità interno. Tale piattaforma permette oggi di collegare la Neonatologia e la Tin dell’Aou Federico II, il laboratorio di screening del CEINGE e il laboratorio di screening del’AORN Santobono Pausillipon e l’UOC di Pediatria generale del Dipartimento Materno Infantile dell’AOU Federico II per la presa in carico dei neonati positivi allo screening. Dal 1° aprile, seguendo una calendarizzazione già stabilita, tutti i punti nascita saranno collegati alla piattaforma informatica regionale”. Un lavoro portato a termine con grossa professionalità tanto da far “scalare alla Regione Campania la classifica nazionale sul tema, posizionandosi tra le prime 5 Regioni italiane per completezza, efficienza e qualità dello Screening Neonatale Esteso.Nei prossimi mesi il pannello delle malattie indagate sarà ulteriormente ampliato, con l’avvio di una fase sperimentale che riguarderà patologie importanti per i bambini, che ad oggi non sono ancora inserite nei Lea”. E come ciliegina sulla torta si legge addirittura che “l a qualità raggiunta dal sistema campano ha spinto la Regione Calabria a chiedere alla Regione Campania aiuto per l’estensione di tali prestazioni sul suo territorio. Entro il mese di marzo il Ceinge avvierà l’esecuzione dello Screening Neonatale Esteso obbligatorio anche per i bambini nati nella Regione Calabria”.  Resta, l’accusa della Beneduce sullo “scollamentotra le varie Asl, l’azienda ospedaliera federiciana e la stessa Regione Campania, sull’argomento.