Giulio Nevi, lo sport mi ha insegnato a credere in me stesso

Giulio Nevi, lo sport mi ha insegnato a credere in me stesso

21 Luglio 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Al di là dei luoghi comuni, infatti, i benefici dell’andare in piscina sono tantissimi e il nuoto è davvero uno sport completo e adatto a tutti perché non esiste una condizione fisica ideale per iniziare a nuotare e i benefici del nuoto sono tanti anche per chi è in sovrappeso.

I movimenti praticati nuotando favoriscono la tonificazione di braccia, spalle, cosce, glutei e addominali. Nel nuoto coinvolgiamo contemporaneamente un buon numero di muscoli che, a seguito di un allenamento costante, risultano più forti e più tonici.

Essendo uno sport per lo più aerobico il nuoto aiuta a bruciare grassi e calorie: il dispendio energetico dipende dalla fisiologia di ciascuno e dall’intensità degli allenamenti, ma può considerarsi per tutti di livello medio-alto. Quando il nostro corpo è immerso nell’acqua risulta molto più leggero e i movimenti sono più lenti: l’impatto su muscoli e articolazioni, quindi, è minore e il rischio di sollecitazioni eccessive o movimenti bruschi si riduce.
Le attività in acqua, infatti, trovano ampio utilizzo in fisioterapia, per la rieducazione al movimento, la correzione posturale e il trattamento di diverse patologie. Anche il nuoto è stato condizionato dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni. Ne parliamo con un giovane nuotatore: Giulio Nevi, 20 anni. Nuota da quando ne aveva 4 e fin da subito il feeling con l’acqua è stato intenso. 

La sua carriera agonistica comincia nel 2009, nella categoria esordienti e se pur da bambino non aveva grandi risultati, è sempre stato tra i primi nella regionale Lazio. Il vero salto l’ha fatto nel 2013 qualificandosi ai campionati italiani giovani sia invernali che estivi arrivando in finale con i migliori d’Italia.

Ha più volte vinto i campionati regionali e conquistato medaglie non solo come singolo ma anche come squadra. 

Recentemente la sua società è approdata in serie B con i maschi e in serie A2 con le femmine.

Campione regionale 200 rana 2013; Campione regionale 50 rana 2019; Campione regionale 50 rana 2020; Medaglie regionali dal 2013 al 2020; Tra i primi 20 in Italia dal 2015 al 2020; Tra i primi 10 in Italia nel 2014. 

Come ha vissuto e vive, come ha affrontato ed affronta la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle severe indispensabili misure restrittive?

Sicuramente non è stato un periodo facile, anzi. Durante il primo lockdown generale, quello di Marzo 2020, ci siamo ritrovati senza spazi acqua, senza palestre e questo ha compromesso la preparazione in vista della stagione estiva e non solo. A livello personale credo sia una cosa nuova per tutti, qualcosa forse poteva essere gestita meglio. Ritengo però che le misure anti-contagio siano indispensabili per uscirne il prima possibile. 

Mi fa ben sperare vedere che stiamo tornando a una vita pseudonormale e che le misure si possano allentare gradualmente. 

 Quanti danni hanno arrecato allo Sport in generale ed al Nuoto in particolare la pandemia, le chiusure insensate e la cattiva gestione politica?

La pandemia ha portato con sé molto disagio e incertezza. A fronte di un’iniziale chiusura, mi sarei aspettato più coraggio da parte delle istituzioni soprattutto laddove la situazione lo permetteva. Vi faccio un piccolo esempio legato al mondo delle piscine e delle palestre: in acqua il cloro, così come riportato da notevoli virologi, medici e esponenti del mondo scientifico, disinfetta e uccide i batteri. Sul sito del governo, viene smentita una fake news secondo cui in acqua (clorata) si trasmette il virus. 

Ecco se lo stesso governo ha smentito ciò, perché non si è riaperto subito? Perché i centri sportivi si sono trovati in una situazione a volte irreversibile, dalla quale sarà difficile uscire?

Non voglio dilungarmi sulla gestione politica, ma non ho mai pensato fossero le palestre o i centri sportivi il veicolo del virus.

Quanto valore annette al binomio Sport-Salute?

Come diceva Giovenale “Mens sana in corpore sano”. Ho da sempre creduto che sport e salute siano due parole da leggere contemporaneamente e da ripetere come mantra. Lo sport è una scuola di vita, a qualsiasi livello questa venga praticato. Molte ragazze e ragazzi trovano un luogo sicuro nello sport quando hanno problematiche legate ai più svariati motivi. È per questo che credo che lo sport sia importante non solo come benessere fisico, ma anche e soprattutto come benessere mentale, come stacco dopo una giornata di lavoro o come sfogo dopo un determinato avvenimento. Nel mio caso specifico, nuotare mi rende spensierato e libero da ogni preoccupazione.

Cosa le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale l’attività sportiva in generale ed il Nuoto in particolare?

Lo sport mi sta insegnando molto. Negli ultimi anni mi ha formato sotto il punto di vista caratteriale, rendendomi capace di credere in me. Mi sta insegnando ad avere un’organizzazione, a fare le cose giuste e soprattutto mi ha insegnato che se vuoi qualcosa fortemente, col duro lavoro la ottieni. Non da meno è il rapporto interpersonale che ho costruito grazie allo sport, creando legami e amicizie che rendono meno faticosi i giorni di allenamento. 

Troppe volte lo sport agonistico viene visto come qualcosa di rigido, con regole e senza via di uscita e questo porta molti miei coetanei ad abbandonarlo perché non credono di avere una vita sociale: Non è vero! Organizzando la propria vita si può fare tutto, dalle uscite con gli amici, allo studio, alla serata di svago e tutto quello che si può fare.