Francesco Petrillo, la nudità in scena per mettere a nudo l’anima

Francesco Petrillo, la nudità in scena per mettere a nudo l’anima

10 Dicembre 2024 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

 

La folgorazione è avvenuta assistendo ad uno spettacolo di marionette. Francesco Petrillo, giovane talento cilentano si è formato alla scuola partenopea di Maurizio Capuano ed oggi muove i suoi passi sul palcoscenico diretto anche da Antonio Mocciola.

Ha dichiarato  che “Mal d’aurora” è il suo primo monologo, eppure se l’è cavata benissimo. Il fatto di essere sempre completamente nudo ha reso l’impresa più complicata o più stimolante? Com’è stato l’impatto su di lei , e come pensi sia arrivato al pubblico?

Sicuramente essere completamente nudo in scena ha avuto un impatto molto molto forte , ma per me è stato estremamente stimolante…mi piace pensare che anche la nudità rappresenta un abito di scena. Quando penso ad un personaggio cerco di lavorare per immagini per quadri e il mio Lautreamont l’ho immaginato così , nudo nel corpo e nell’anima , esposto alla crudeltà del mondo illuminato solo dalla luce lunare. Credo che questo mio ritratto personale di Isidoro Ducasse sia stato colto anche dal pubblico. Nell’ultima parte dello spettacolo con il  suggerimento di Giuseppe Brandi(che ha curato la regia ) e sotto consiglio di Maurizio Capuano ( il mio primo maestro) abbiamo voluto lavorare anche sulle conseguenze della tubercolosi, malattia che presumibilmente ha colpito il giovane poeta, e ricordo che una signora tra il pubblico mi ha detto : “Avevo paura che tu potessi infettarmi” . Insomma per me e per il pubblico credo sia stata un immersione totale nell’animo oscuro e tetro di questo meraviglioso personaggio.

È la seconda volta che interpreta un personaggio realmente esistito. Dopo l’idealista ed estroverso Passannante, ora ha vestito i panni (si fa per dire) del torbido, cupo, introverso Lautréamont. Al di là delle indicazioni tecniche di autore e regista, ha attinto a qualche aspetto del suo carattere per farli vivere?

Cerco sempre di trovare dei punti in comune tra me e i personaggi che interpreto. Sono due personaggi completamente diversi . Con Giovanni Passannante ha giocato un ruolo fondamentale la mia origine cilentana ,  cultura quasi simili a quella dell’anarchico , sicuramente di mio c’era l’idealismo e la dignità. Con Lautreamont ho dovuto lavorare molto di esagerazione e poi, man mano che si provava, andavo ad eliminare il superfluo, anche se credo che ognuno di noi possiede un lato torbido e oscuro che  fortunatamente riusciamo a controllare, una sorta di interruttore che nella vita reale va sempre tenuto spento e quando sì è in scena deve essere necessariamente premuto

Spesso lavora con gli stessi autori, peraltro diversissimi(Maurizio Capuano ed Antonio Mocciola) segno che è molto amato e stimato, per essere richiamato così spesso. Per allargare, però, ulteriormente le sue esperienze professionali da quali autori amerebbe essere diretto?

Mi piace molto lavorare con le stesse persone, perché conoscendomi mi spingono sempre a trovare nuove strade , nuove caratterizzazioni , nuove voci, nuove posture per il mio personaggio senza mai accontentarmi della prima proposta.  Non so indicare un autore con cui vorrei lavorare, mi piace molto la cronaca nera . Ecco, mi piacerebbe molto prendere parte ad uno spettacolo che si occupi di questo, in Italia ci sono milioni di storie che meritano di essere raccontate.

C’è uno spettacolo di cui è particolarmente fiero e che si porterà sempre nel cuore?

Tra gli spettacoli che porto nel cuore c’è “Inshalom” . Uno spettacolo che parla del conflitto israelo-palestinese, scritto e diretto da Maurizio Capuano, dove interpreto Omar un guerrigliero palestinese, un uomo che nonostante le ferite, la guerra, le gravi perdite subite , riesce ad avere la forza di gridare con tutta la sua forza il dolore che porta dentro e mostra a tutti l’orrore vero della guerra. E poi c’è “occhi delinquenti” di Antonio Mocciola…credo che il personaggio di Passannante sia il più vicino alle mie corde ai miei ideali  e ai valori in cui ho sempre creduto.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

Tra i progetti più importanti c’è: “Inshalom o l’assurda partita”  di Maurizio Capuano che andrà in scena al Teatro Piccolo Bellini dal 21 al 23 gennaio 2025. “La cerimonia dell’assenzio” di Antonio Mocciola che andrà in scena al Teatro Tram dal 14 al 16 marzo 2025 . E infine c’è “Verso la Libertà” di Stefano Ariota che andrà in scena al Teatro Sannazaro dal 17 al 19 marzo 2025.