Francesco Malena, lo sport mi ha permesso di crescere e migliorare

Francesco Malena, lo sport mi ha permesso di crescere e migliorare

14 Gennaio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Chiamiamo “sport” qualsiasi attività che richieda uno sforzo psico-fisico da parte di chi lo svolge e che ha un intento ricreativo. Ritroviamo entrambe queste caratteristiche nelle attività sportive fin dai tempi dei greci e dei romani, durante le quali gli atleti si esibivano davanti a un pubblico in varie discipline: fin dall’inizio, quindi, lo sport ha avuto un ruolo nell’intrattenimento e nella vita degli individui.

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un personal trainer e schermidore napoletano: Francesco Malena.

Laureato in scienze motorie con Master in Management delle imprese e attività sportive, è stato un atleta agonista di scherma per 20 anni, oggi oltre ad essere personal trainer è il preparatore atletico di Rossana Pasquino, atleta paralimpica di scherma che ha ottenuto il terzo posto al mondiale di scherma nel 2019, è stata prima nella Coppa del Mondo ad Amsterdam nel 2020 e nello stesso anno quarta alla paralimpiadi di Tokyo.

Come hai vissuto e come vivi come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia e del contagio e il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Nel Marzo 2020 quando c’è stato il Lockdown sembrava tutto così surreale. All’ improvviso si è interrotta la nostra quotidianità. I primi giorni sono stati molto difficili, poiché non si sapeva nulla del virus e di quando saremmo potuti tornare alla normalità, ma fortunatamente non mi sono perso d’animo e già dalla seconda settimana, ho impiegato il tempo, concludendo i miei studi magistrali in scienze motorie e ho iniziando a lavorare on line con i miei atleti. Adesso con l’avvento dei vaccini e una miglior consapevolezza di ciò che sta accadendo, vivo il mio lavoro e la mia vita con molta più tranquillità, anche se a volte ci sono alti e bassi.

Per quanto riguarda le misure restrittive, non mi hanno danneggiato più di tanto, poiché ho sempre lavorato con mini gruppi di massimo 5 persone. Ovviamente i tempi sono più rallentati, in quanto tra un gruppo e un altro, bisogna effettuare l’igienizzazione dei singoli attrezzi usati e il riciclo d’aria.

Quanti danni hanno causato allo sport in generale e al settore wellness fitness personal trainer le chiusure indiscriminate della prima ondata e la confusa se non cattiva gestione politica?

Purtroppo le chiusure hanno quasi distrutto 2 categorie (sport e fitness), che a mio modo di vedere, sono fondamentali per lo sviluppo psico fisico delle persone.

Molti atleti si sono trovati spiazzati poiché hanno dovuto rivedere tutto il calendario e le programmazioni annuali degli allenamenti. Come la mia atleta di Scherma Paralimpica Rossana Pasquino, che ha dovuto aspettare l’anno successivo per poter partecipare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Nel fitness si è creato un impigrimento generale da parte delle persone, ma soprattutto una scarsa spinta motivazionale nell’ allenarsi. Non capisco come sia possibile, un accanimento politico nei confronti delle attività e strutture sportive, tanto da chiudere in primo luogo sempre e solo queste e facendole riaprire a singhiozzo, non tutelando la condizione economica dei singoli.

Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psico-fisico?

Penso che l’attività fisica di qualsiasi tipo, che sia amatoriale o agonistica, sia indispensabile per il benessere psico fisico, in quanto un corpo sano e in salute risponde meglio alle sollecitazioni dell’ambiente e da studi scientifici ha un forte impatto sul sistema immunitario.

Cosa le ha dato la sua pratica sportiva in termini di crescita personale, sociale e professionale?

Mi reputo soddisfatto e fortunato di far parte di questo settore a 360 gradi, in quanto non mi occupo solo di fitness, ma come sopracitato anche di preparazione atletica e sono stato io in primis un’atleta agonista di scherma.

Ciò ha fatto in modo che, il potermi confrontare costantemente con i miei colleghi , con i miei atleti e con i miei clienti mi permette di poter crescere e migliorare sia dal punto di vista professionale, ma soprattutto dal punto di vista umano.