Francesco Lauro, grazie al volley ho capito la fatica e lo spirito di sacrificio

Francesco Lauro, grazie al volley ho capito la fatica e lo spirito di sacrificio

9 Dicembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

Il Volley, uno degli Sport più praticati in Italia, consente di allenare i muscoli degli arti inferiori ‒ glutei compresi– e di favorire la circolazione. Ma oltre a contribuire a liberarsi dei “fastidiosi cuscinetti”, la Pallavolo aiuta a rassodare tutto il corpo e a mantenere il peso forma ideale…

Nel volley ad essere sollecitati non sono soltanto glutei, cosce e gambe ma anche i muscoli delle braccia e dell’addome, grazie a palleggi, alzate, schiacciate e in generale ai movimenti effettuati per ricevere la palla.  Il Volley, infine, permette di allenare la muscolatura senza favorire un eccessivo incremento della stessa. Essendo una pratica sportiva caratterizzata da movimenti rapidi e improvvisi (come scatti e salti) che si alternano a momenti di riposo, si bruciano molte calorie. 

Sentiamo un pallavolista di vaglia, Francesco Lauro sul tema Volley, Covid e salute.

A 8 anni prende per la prima volta confidenza con lo sport della Pallavolo, seguendo le orme del padre. A 13 anni gioca con la squadra della sua città e successivamente passa al Pordenone dove rimane per 3 anni. Con il Covid si interrompe temporaneamente la sua carriera, ma non la sua voglia di allenarsi, anche durante la pandemia, infatti, si allena due volte al giorno. Quest’anno la sua scelta è stata Prato, dove hanno creduto molto in lui portandolo all’incredibile soddisfazione di esordire in A3 Maschile. 

Come ha vissuto e come vive la paura della pandemia ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Tutte queste restrizioni mettono molta pressione e sicuramente non favoriscono la tranquillità dei giocatori in campo. Con l’andare del tempo, si skno persi tanti dei valori che uno dava per scontati da sempre, una semplice stretta di mano, un abbraccio oppure il saluto a fine gara con l’avversario, gesti che senz’altro creavano un ambiente migliore, fondavano i pilastri dei valori del fair play e rispetto nel volley. Inizialmente non riuscivo ad essere tranquillo e spensierato in campo,  date le molteplici regole da rispettare. Attualmente la situazione è cambiata, le regole sono molto più permissive, permettono di creare un ambiente più tranquillo in campo, con i compagni e con gli avversari.

Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Volley in particolare le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa gestione politica?

L’ iniziale confusione nella gestione della situazione ha creato molta perplessità nel mondo dello sport. Le regole non erano comunque precisate per un solo sport, le società e le federazioni dovevano interpretarle al meglio con il rischio di non averle comprese e rischiare l’ ennesima chiusura o sanzione. A livello economico ha portato grossi danni perché gli sponsor non credevano più in questi progetti. È avvenuto un calo di tesseramenti e senz’altro un aumento dal punto di vista delle spese . Molte piccole e grandi società non sono state in grado di riuscire a mantenersi a galla. Cosa è successo all’atleta? Molte persone hanno paura, con la novità del Greenpass “rafforzato” molti atleti si sono dovuti fermare, questi continui cambiamenti non portano buon animo e obbligano le persone ad adeguarsi se hanno la passione. Si è creato un ambiente forzato, si è perso il valore del divertimento e della passione.

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?

Lo sport se ben fatto porta benessere, questo è un dato di fatto,negli ultimi anni ha  assunto sempre più valore lo sport all’ interno dell’ambiente scientifico . Lo posso confermare a pieno, vivendo ormai in palestra, fa bene alla mente e alla salute. Nella pallavolo vengono stimolate tantissime parti del corpo e vengono prodotte un sacco di sensazioni che in altri sport non si possono provare. Lo sport è una valvola di sfogo e uno stile di vita. Lo sport è sia in campo che fuori dal campo a livelli alti, non basta essere forti in palestra ma anche all’esterno conducendo uno stile di vita appropriato.

Cosa le ha dato il Volley in termini di crescita personale sociale e professionale?

Quello che mi ha dato questo sport è qualcosa di incredibile. La pallavolo per me è diventata vita. Passo almeno 3/4 ore al giorno ad allenarmi. Per me Il Volley  è disciplina, passione e lavoro. Mi ha insegnato a perseguire un obiettivo, ad assumermi le mie responsabilità, mi ha fatto capire cosa è la fatica e lo spirito di sacrificio per diventare qualcuno. Ha creato in me una fama e una voglia di essere il migliore. Quello che ho creato in pochi anni non è nulla, ho sempre voglia di fare di più ed andare oltre, questa è la determinazione che mi ha dato la pallavolo. Il mio ruolo è prettamente mentale, sostenere i compagni e creare un ambiente bello è il mio dovere. Da piccolo ero chiuso in me stesso, non riuscivo a parlare e capire le persone, questo sport mi ha insegnato come si sta in un ambiente, ad accogliere pensieri nuovi ed adeguarsi a contesti diversi da quello che si vive quotidianamente. A 17 anni essere in squadre importanti e con giocatori pilastri del Volley italiano è fondamentale per il percorso di crescita di un atleta. La pallavolo è uno stile di vita.